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Paradossi? Il sole scalda di più al Nord

di Umberto Torelli - 21/07/2008

 

 

Con l’incentivo il sole rende di più. Ammontano a oltre 10mila gli impianti fotovoltaici entrati in esercizio, tra vecchio e nuovo Conto Energia, il meccanismo di incentivazione ventennale per l’energia prodotta da impianti solari connessi in rete che ha sostituito il rimborso con soluzione unica.

 

I vantaggi? Si vedono nel tempo. Ad esempio un impianto domestico da 3 KW nel Nord Italia ha un costo di installazione di circa 20-22 mila euro. Ma in un solo anno genera in media 3.500 KW. Grazie al Conto Energia quella immessa in rete produrrà in 20 anni un guadagno di 42 mila euro. Inoltre regioni come il Trentino Alto Adige, con 10 MW installati, e Lombardia, con 12 MW, incentivano gli impianti nelle nuove abitazioni ecosostenibili. Questo spiega perché l’energia solare vede le regioni del Nord in prima fila nelle installazioni. 

 

Il totale di energia prodotta su tutto il territorio nazionale è di 100 MW. Lo rivela Gse, il gestore servizi elettrici, specificando che ad oggi 4.836 installazioni sono relative ai piccoli impianti da 1-3 KW, mentre 4.905 ai medi e grandi con oltre 20 KW. Inoltre Gse ha riconosciuto con il Conto Energia 20 milioni di euro in incentivi. Così gli utenti iniziano a mettere a frutto un primo ritorno degli investimenti. La politica dei «piccoli passi» sembra dare i primi frutti.

 

Un esempio concreto arriva dal recente impianto di Mitsubishi Electric al penitenziario dell’isola della Gorgona. Il sistema, installato direttamente dai detenuti, è costituito da 304 moduli fotovoltaici per una potenza di 50 KW. L’energia prodotta è immessa nella rete elettrica dell’isola e usata dalle utenze locali, mentre l’eccesso viene distribuito alle attività ittiche e agricole. La Gorgona non è connessa alla rete elettrica e la produzione primaria viene affidata a due gruppi elettrogeni da 300 KW, alimentati a gasolio.

 

«Il progetto - spiega Carlo Mazzero, direttore del carcere di Gorgona - si caratterizza per la valenza ambientale nello sviluppo delle energie rinnovabili e allo stesso tempo ha offerto ai detenuti un patrimonio di competenze spendibili in termini sociali e di occupazione». La produzione stimata è di 65 MWh all’anno con una riduzione di emissioni di C02 valutata in 63 tonnellate.

 

Osram punta invece all’illuminazione ecologica, con il nuovo progetto sul lago Vittoria (Kenya), per produrre energia senza sorgenti permanenti. Grazie alla costruzione di una speciale stazione solare, denominata Energy Hub, la popolazione locale può ricaricare a basso costo le batterie delle lampade a risparmio energetico. Il progetto pilota utilizza impianti non collegati a una rete di alimentazione. Di notte circa 175 mila pescatori usa- no lampade a cherosene, ma oggi il carburante sottrae metà delle entrate. Il sistema di ricarica delle batterie con pannelli solari si basa sul principio del finanziamento a microcredito: in un solo mese i pescatori ripagano le lampade elettriche. 

 

Arriva dal Canada, l’ultima proposta hi-tech. Si chiama 1000Soli, una struttura composta da una serie di specchi di alluminio che si orientano durante la giornata, riflettendo la luce solare su piccoli pannelli fotovoltaici ad elevatissima efficienza. Spiega Andrea Bartolini, di Blu Mini Power, il distributore milanese: «L’impianto produce energia termica, per riscaldare acqua, ed elettrica e inoltre con un sistema di trasporto a fibra ottica illuminazione in presa diretta. Portando i raggi del sole direttamente all’interno dell’edificio». Un sistema simile verrà installato alla prossima edizione di Ravenna 2008 (8-10 ottobre), manifestazione dedicata a energie alternative e salvaguardia ambientale.