Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Calma, gesso e molto, molto lavoro

Calma, gesso e molto, molto lavoro

di Uriel - 30/09/2008

Fonte: Wolfsteep

 
Il rifiuto del congresso di spalmare sull'economia mondiale il disastro americano ha portato al panico tra i farlocchi della finanza. Il motivo non e' quello che ci raccontano i giornali, ma un altro: se il governo USA rifiuta da salvare il culo a loro, tantomeno e' probabile che sotto il rigore del patto di stabilita' ci possa essere qualcosa come un "piano Paulson" qui in Europa.

Il panico, del resto, non e' una novita' in borsa: stiamo parlando di ragazzini cocainomani e vecchi imbolsiti che non hanno mai piantato un chiodo su un muro, e si vedono dire "la risposta e' 42. Ergo, il liberismo e' una merda, e non hai scampo".

Provate ad immaginarli: se chiedessimo a milioni di italiani "che cosa sai fare", otterremmo qualche risposta. Chi direbbe "tassista", chi direbbe "fornaio", chi direbbe "bulloni rivestiti di ceramica", chi direbbe "scatoloni di cartone".

C'e' una categoria di persone che , alla stessa domanda potrebbe rispondere solo cosi': "so gestire la complessita' dei mercati finanziari in un ambiente entusiasta e proattivo, comprensivo dei limiti delle human resources e del dinamismo aziendale". Lungo eufemismo che significa "sono un passacarte e non so fare un cazzo".

Non e' quindi strano se alla fine del gioco, cioe' alla fine di quell'ambiente che permetteva di sopravvivere e prosperare a questi parassiti rubati ai call center , ci sia panico. Ma si tratta di un mero fattore umano, perche' questi individui vivono in un mondo ove senza apevitivo nel lounge sei una merda, e senza le vacanze in una esclusiva localita' di massa le loro mogli chiederanno il divorzio. (Se ,anziche' cercare una compagna per dividere la vita, hai cercato un puttanone per dividere il conto in banca, che cazzo vuoi dal mondo? Gli applausi?)

Se uniamo questo fatto ad una fortissima abitudine al consumo di droghe e al fatto che questi signori sono passati da ragazzini presuntuosi a vecchi schizofrenici senza passare dal via , non c'e' da stupirsi del loro panico.

Questo panico tuttavia e', nel resto del mondo, ampiamente ingiustificato. Nel senso che sicuramente ci saranno contraccolpi, e gli avidi wannabe che hanno "investito" i soldi sentendosi tutti banchieri saranno cazzi acidi. Hai voluto tuffarti nel mare con gli squali, che cazzo ci posso fare se sei un tonno?

Diversa e' la situazione per coloro che lavorano.

Per diverse ragioni: innanzitutto, negli ultimi decenni le banche hanno perso la loro vocazione primaria, che era quella di finanziare l'impresa. Di conseguenza, se e' vero che vedremo un sacco di disoccupati in grisaglia e il mercato ci offrira' piu' colf laureate in economia, dall'altro lato le imprese non ci hanno poi rimesso tanto: non ricevevano certo impulso dalle banche, l'impulso lo trovavano sul mercato.

Poiche' le grandi banche non finanziavano piu' l'impresa, pochissimi ne sentiranno la mancanza: gettandosi tra i guadagni facili della finanza cartacea, queste banche si sono allontanate abbastanza da fare il botto fuori dai coglioni.

Paradossalmente, gli unici gruppi italiani a rischio sono quelli che sono entrati nel gorgo delle fusioni con banche straniere, questa nuova religione che ha imperversato per l'europa fino all'anno scorso: oggi, solo a parlarne vengono i brividi.

Ergo, se volete una banca solida consiglio Montepaschi , o il vostro credito agrario di paese. Unipol banca non la consiglio perche' essendo anche un'assicurazione potrebbe essersi trovata a riassicurare investimenti pericolosi: finche' non sara' chiaro quanto le assicurazioni si siano prestate a riassicurare il rischio di alcune finanziarie, state alla larga.

Dunque: dopo la luce rossa del congresso americano, beware of insurance, lontani dalle assicurazioni, e lontani dalle banche che si sono fuse con banche straniere.

Tralasciando questo (che vale per coloro che hanno soldi, e quindi sarebbe anche un mucchio di cazzi vostri sapere come spenderli: perche' mai avete accumulato soldi senza sapere cosa farci? Tantovaleva spenderli), che cosa succedera?

Succedera' che molte banche vicine all'area anglosassone, come le banche norvegesi, svedesi, danesi, irlandesi (e avevo dimenticato l'area olandese/belga che e' vicina al mondo finanziario anglosassone) finiranno col subire dei seri danni.

E' possibile che la crisi sfiori la Germania e colpisca la Svizzera, ma non credo possa fare danni se non marginali, se non in Svizzera.

Come reagiranno gli istituti? Beh, hanno diverse possibilita'.

La prima e' di spostarsi in oriente: potrebbero anche decidere di continuare il gioco sui mercati asiatici. Questo dipende da quanto i governi orientali decideranno di esporsi ad un gioco che ha gia' prodotto disastri.Secondo me, poco. Mangiano riso ma non sono fessi.

Se quella strada fallira', cioe' se non vedremo scritto sui giornali che "le borse asiatiche salvano la finanza" (o cose simili) allora le banche tenteranno di tornare sul mercato industriale.

Per prima cosa andranno a caccia di occasioni: se Colaninno e' tornato sui suoi passi facendo una seconda offerta non e' un caso. Vedremo sempre piu' banche impegnate nel salvataggio di aziende in difficolta', a partire dal nuovo anno.

E' possibile che i beneficiati siano Telecom , Trenitalia, Alenia , persino Ansaldo potrebbe apparire interessante nel medio termine.

FIAT si comporta come al solito , essendo il forziere di una famiglia , ma ci sara' modo per allearsi con loro.

Anche le PMI riceveranno delle offerte di credito: lo scopo e' prestare i soldi a qualcuno per farsi finanziare. Siccome tutte le aziende hanno subito un processo di rating negli ultimi due anni, andranno dalle aziende piu' solide ad offrire credito. O meglio: ad offrire debito.

Infine, un'altra cosa che faranno e' rivolgersi al parco buoi: se siete stati clienti di una banca e ve ne siete andati, quasi sicuramente riceverete una telefonata che vi chiedera' amabilmente di "tornare amichetti". Vi offriranno principalmente prodotti per il risparmio assistito, o roba del genere.

Quella roba rifiutatela: si tratta di fondi che vi garantiscono un guadagno ALLA FINE , ma se provate a smobilitarli prima scoprirete che sono in perdita: ci stanno spalmando sopra le loro perdite. In pratica siete vincolati sino alla fine, se vi capita una sfiga e volete ritirare i soldi prima ci rimettete.

A quel punto come rispondete?

Bene, chiedete di pronti contro termine. I pronti contro termine sono una situazione nella quale voi fate da banca per la banca, cioe' gli prestate soldi. Si tratta di contratti piuttosto rigidi ( e vagamente favorevoli al cliente, per cui raramente le banche ve li offrono) coi quali voi prestate soldi alla banca (anziche' incaricare la banca di investirli, cosa che la deresponsabilizza) e ricevete in cambio un interesse.

Questa forma di investimento, che e' stata occultata negli anni scorsi probabilmente ritrovera' (specialmente nelle banche piccole) i propri sostenitori nei prossimi anni.

Si tratta di una forma di investimento che, (attenti alle spese fisse) potrebbe essere il salvagente ideale sia per il piccolo risparmiatore sia per banche di media e piccola dimensione, specialmente se con molti sportelli.

In ogni caso, non lasciatevi contagiare dal panico dei farlocchi in grisaglia: il fatto che siano tutti cazzi loro(e cazzi acidi) non implica ancora che saranno cazzi nostri. Qualche scossone lo prenderemo di sicuro, ma non duro come loro.

Il mondo sta per cambiare, e molto. E se la finanza (=il corriere della sera) usa i toni del panico, e' perche' ai lavoratori andra' bene e a certi parassiti andra' molto, molto, molto male.

Se non ci credete, osservate la differenza di toni tra il giornale di Fiat (www.lastampa.it ), cioe' gente che costruisce oggetti di ferro e quindi e' piu' serena, e quello del Corriere/RCS (www.corriere.it), che e' "il salotto buono" della finanza italiana e quindi e' un bordello levantino di farlocchi passacarte e mignotte d'alto bordo.

Se volete una colf italiana che capisca di bilanci, oggi sapete dove cercarla. In ogni caso, calma e lavoro. Si esce cosi', dalle crisi.

Chi sa fare qualcosa, si intende.