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La "morte spirituale" dell'oligarchia finanziaria

di Enrico Sabatino - 11/10/2008

Fonte: enricosabatino

La crisi finanziaria globale si sta rivelando ormai sempre piu’ di una portata tale che il gotha politico-economico mondiale non sa assolutamente come farvi fronte e quali rimedi escogitare. Piani di salvataggio, tagli del costo del denaro, riunioni d’emergenza di G4 e G7 non stanno funzionando per arginare i crolli dei mercati azionari mondiali.

Ma, in attesa della reazione delle Borse dopo quanto deciso al vertice del G7, e’ in un piccolo tempio buddhista, il Wat Prommanee a poco piu’ di 100 Km dalla capitale thailandese Bangkok, che si trova la soluzione per tutti i mali, compreso ovviamente il tracollo economico cui stiamo assistendo in queste settimane.

La soluzione e’ denominata “morte spirituale” e consiste in una cerimonia officiata da un monaco dove la persona che si presta di sua sponte al rito si sdraia per qualche minuto in una bara con un mazzo di fiori in mano poggiato sul capo, sospira qualche preghiera e poi “muore”. I monaci passano poi sulle bare un tessuto bianco (il colore del lutto nell’Asia buddhista) per attivare la morte simbolica e attirare il karma negativo  al fine di espellerlo.

Ci si presta a tutto cio’ per “rinascere” con la speranza di ottenere cosi’ la buona sorte in campo affettivo, economico, etc. etc.

La “cerimonia della bara” e’ diventata negli ultimi anni molto popolare in Thailandia e i monaci del Wat Prommanee garantiscono che chiunque entri nella bara otterra’ cio’ che desidera. Un salto nella bara di due minuti costa circa due euro, mentre l’intera cerimonia quasi il doppio. I monaci naturalmente raccomandano l’intero “pacchetto” di 90 minuti, altrimenti solo l’80% dei desideri si realizzera’. Ogni bara poi e’ contrassegnata da un numero a caso di 3 cifre, che puo’ essere giocato poi alla lotteria nazionale.

Ecco quindi la soluzione per i poveri risparmiatori sparsi nei 5 continenti.

Ma per ottenere un vero ed efficace recupero dell’economia mondiale, sarebbe il caso che nelle bare atte allo scopo in questione ci andassero i vari ministri del Tesoro, i governatori delle banche centrali, i leader politici del G7 e non solo, i banchieri, i capitani d’industria, gli economisti ultras del neoliberismo, gli analisti economici dei vari mainstream media, i broker delle Borse mondiali e anche tutti quegli sfigati di impiegati di banca che consigliando certi investimenti hanno mandato sul lastrico milioni di persone.

Per tutti costoro e’ consigliabile una sana “morte spirituale” con l’augurio di vedere realizzati tutti i loro desiderata…

Ma, data l’enorme gravita’ della situazione, sarebbe forse ancor meglio che mentre ciascun membro del gotha politico-economico mondiale si ritrova dentro la propria bara per il rito di cui sopra, le masse di risparmiatori accorressero per richiudere tutte le bare e procedere immediatamente con il tradizionale rito buddhista post-mortem: la cremazione.

D’altronde di questi tempi dai capitali in fumo ai capitalisti in fumo il passo potrebbe essere breve e si sa che dalle ceneri si puo’ solo rinascere e ripartire alla grande.

 

 



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