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Prossimo passo a Gaza? L'evacuazione forzata dei residenti

di Missing Links (a cura di) - 04/01/2009




L'invasione di terra israeliana della Striscia di Gaza è iniziata sabato dopo il tramonto, ed è stata preceduta, dice il New York Times, da una distribuzione di volantini in "alcuni quartieri residenziali" che avvertivano i residenti di evacuare questi distretti. Si tratta di un nuovo elemento nei piani israeliani; nuovo in termini di attuazione, anche se sappiamo che la rimozione dei civili palestinesi è stata discussa e approvata in linea di principio a una riunione del gabinetto del marzo scorso, subito dopo una visita di Condi Rice. AlQuds AlArabi ha pubblicato il 6 marzo 2008 questa sintesi di un servizio dellaTV israeliana:

Ieri, mercoledì, il secondo canale della televisione israeliana ha rivelato che il Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha ottenuto il via libera da parte dell'Ufficio di Sicurezza e dal Consiglio Politico dei Ministri, che si è riunito ieri per decidere come porre fine al problema dei razzi Qassam, per avviare l'attuazione di un nuovo piano volto a far cessare il problema dei razzi Qassam palestinesi lanciati nel sud di Israele.

Il servizio televisivo cita fonti di alto livello della sicurezza, secondi le quali Barak vorrebbe un piano per la rimozione di decine di migliaia di palestinesi dal nord della Striscia di Gaza, vale a dire dalla regione che la resistenza utilizza per il lancio di questi razzi, e per spostarli verso Gaza City e confinarli li. Il cronista israeliano ha aggiunto che Barak sta chiedendo consiglio a consulenti legali nel Ministero della Difesa, al fine di ottenere l'autorizzazione legale per l'eliminazione della popolazione civile palestinese. Barak sta anche consultando il professor David Friedmann, ministro degli Affari israeliani [ministro della Giustizia], che sostiene sanzioni più pesanti contro Gaza per porre fine al lancio di razzi, al fine di ottenere la sua autorizzazione ad iniziare l'esecuzione del piano.

Il reporter ha detto che, una volta che [o se] il piano sarà operativo, questo dovrebbe iniziare immediatamente: nella prima fase ci sarebbe un lancio di volantini che consiglierebbero ai residenti di lasciare le loro case, oltre a speciali annunci radio in lingua araba diretti ai residenti, e in caso i residenti non rispettassero le avvertenze l'esercito di occupazione inizierebbe il bombardamento delle zone abitate, al fine di costringerli a lasciare le loro case e andarsene a Gaza City.

Il Consiglio [dei ministri], che si è riunito ieri dopo la partenza del segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, ha sottolineato di il proprio disaccordo con il precedente piano dell'esercito per una fine [solo] parziale del lancio di razzi Qassam. E il Consiglio ha deciso di prendere di mira i leader di Hamas, politici e militari, e distruggere ogni simbolo dell'autorità di Hamas nella Striscia di Gaza.


Notare il riferimento alla "autorizzazione legale per la rimozione dei civili palestinesi", e anche il fatto che questo è avvenuto subito dopo una visita di Condi. Notare anche che sono rimaste solo due settimane e mezzo all'amministrazione americana che ha dato al mondo Condi Rice, e la distribuzione dei volantini con l'avviso di evacuazione e l'invasione sono ormai iniziati.

(
Grazie a Siun per aver trovato questo pezzo, così come quello del Jerusalem Times che sostanzialmente lo conferma).

Notare anche che questa non è un'effettiva "pulizia etnica".
Spencer Ackerman, scrivendo sul sito di centro-sinistra Firedoglake, a difesa dell'amministrazione israeliana dice che il servizio della televisione israeliana non può essere vero perché si riferisce a qualcosa di "troppo mostruoso", e cioè la pulizia etnica. Ma non è così. Si riferisce solo al successivo passo logico in un processo di continua oppressione, vale a dire l'evacuazione forzata dei quartieri. Inoltre, sappiamo già che il piano è in corso d'attuazione, perché cos'altro potrebbe essere una distribuzione di volantini che avvisa le persone di andarsene, trovandosi di fronte un'invasione con carri armati, elicotteri e fanteria, se non l'evacuazione forzata dei quartieri.

L'importanza del servizio citato non è solo di dimostrare che è stata presa questa nuova misura che necessitava un'"autorizzazione legale", ma anche che è giunta subito la visita di Condi.

Spencer vuole farci sorvolare sulla questione dell'evacuazione forzata, con l'argomento fantoccio che non potrebbe essere possibile attuare una politica tanto mostruosa come la pulizia etnica. Afferma che in realtà l'amministrazione israeliana non ha una politica a sostegno di questa invasione. Ottimo. Non colpevole perché non ha una politica in materia, dice. Dubito che saranno in grado di far passare questo ragionamento, ma vedremo.