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La produzione e i traffici mondiali di cocaina: le cifre manipolate dall'ONU

di redazionale - 26/01/2009

Fonte: libera



· Nel giugno 2007, Libera ha reso pubblico un primo studio che già sollevava dubbi rilevanti
sull’attendibilità dei dati dell’Ufficio ONU per la lotta alla droga (UNODC) sulla produzione mondiale di cocaina.
· Nel gennaio 2008, il secondo studio ha evidenziato altre grossolane manipolazioni, riguardo alla stima della produzione colombiana, attuate dall’UNODC prima allo scopo di giustificare il varo del controverso1 e costosissimo Plan Colombia (tab. 1) lanciato nel 2000 dagli Stati Uniti e poi (tab.2) per dimostrarne l’efficacia...

Tab. 1: Confronto tra le stime UNODC della produzione 1998, di Bolivia, Colombia e Perù,
formulate prima (A) e dopo (B) la decisione del Governo americano di varare il Plan Colombia

A (UNODC WDR 19992) B (UNODC WDR 20003)

Bolivia 219 tonnellate annue 70 tonnellate annue
Colombia 326 tonnellate annue 680 tonnellate annue
Perù 240 tonnellate annue 175 tonnellate annue

Tab. 2: Stime della produzione colombiana
nel periodo 2000-2004 (WDR UNODC 20054)
2000 695 tonnellate
2001 617 tonnellate
2002 580 tonnellate
2003 440 tonnellate
2004 390 tonnellate
· L’anno dopo (WDR 20065), l’UNODC è stata costretta a smentire l’inesistente diminuzione della produzione colombiana ed ha corretto il dato del 2004 da 390 a 649 tonnellate riconoscendo, in questo modo, il fallimento del Plan Colombia.
· Lo studio di Libera è stato trasmesso, nel gennaio 2008, dal Governo italiano – con richiesta di chiarimenti - al Direttore dell’UNODC. In due incontri ufficiali a Vienna gli esperti dell’UNODC hanno in parte ammesso gli errori, poi è caduto il Governo Prodi e non c’è stato più alcun seguito.
IL TERZO STUDIO DEL 2008
· Nel gennaio 2008 è iniziato un terzo studio - conclusosi a fine anno – per accertare, direttamente
alla fonte ed al di là dei dati dell’UNODC e delle autorità statunitensi, la reale produzione
colombiana. L’Observatorio Nacional de drogas de Colombia provvede periodicamente a riepilogare
le diverse attività di contrasto alla produzione e ai traffici di cocaina svolte dai diversi organismi
governativi, militari e di polizia: 1) l'Ejercito Nacional 6 nelle sue otto Divisioni; 2) l'Armada Nacional7;
3) la Policia Nacional8 con i suoi ventitre distaccamenti dipartimentali; 4) la Fuerza Aerea9; 5) il Departamento Administrativo de Securidad (DAS)10; 6) la Fiscalia General de la Nacionl11.
· Le informazioni dei comunicati ufficiali giornalieri di detti organismi sono state immesse in un data
base, costituendo un osservatorio in tempo reale della produzione di cocaina in Colombia.
· Sono state registrate 2.338 azioni antidroga (per un totale di 25.914 dati) che hanno riguardato la
scoperta e la distruzione di 3.348 laboratori di coca base e di 311 laboratori di raffinazione – detti
“cristalizaderos” - che producono il cloridrato di cocaina destinato al mercato. Per 152 cristalizaderos,
le autorità colombiane hanno formulato la stima della produzione mensile. Sommando le 152 stime, si
giunge ad un totale di 599 tonnellate e 494 chilogrammi di produzione mensile di cloridrato di cocaina.
· Bisogna poi aggiungere la produzione di altri 159 di cristalizaderos scoperti e distrutti ma per i quali
non è stata resa nota la stima. Pur adottando un criterio molto restrittivo, essi hanno prodotto almeno
200 tonnellate di cloridrato di cocaina. Per cui la produzione complessiva dei 311 cristalizaderos
scoperti è valutabile in almeno 800 tonnellate mensili, cioè più della stima annua – 600
tonnellate – formulata dall’UNODC!
· Sono stati adottati criteri altrettanto restrittivi per la valutazione della produzione annua che è stata
calcolata in almeno 2.000 tonnellate, certamente una sottostima che sarà precisata sulla base di
ulteriori elaborazioni statistiche. Comunque, si tratta, di una produzione 3,3 volte maggiore delle
stime dell’UNODC e 3,7 volte maggiore delle stime statunitensi.
· Tutti i dati dello studio, compreso l’archivio delle notizie catalogate nel data base, saranno messi a
disposizione delle eventuali Istituzioni - governative o scientifiche nazionali ed internazionali - che
intendessero verificarli o svilupparli secondo i propri criteri.
LA COMPARAZIONE DEI RISULTATI CON ALTRI DATI DISPONIBILI
· L’UNODC e le autorità colombiane hanno stimato nel 2007 in 99.000 ettari (WDR 200712) la superficie
coltivata netta dedotta la superficie distrutta dalle eradicazioni manuali e danneggiata dalle
fumigazioni ed in 600 tonnellate la corrispondente produzione di cloridrato di cocaina. In proporzione,
le 2.000 tonnellate stimate nel terzo studio di Libera corrisponderebbero a circa 500.000 ettari di
superficie coltivata.
· E’ evidente l’assoluta sproporzione tra la stima UNODC di 99.000 ettari coltivati e l’annuncio di 96.000
ettari eradicati manualmente e di 134.000 ettari fumigati per via aerea che avrebbero provocato la
pressoché totale distruzione delle piantagioni. Al contrario, essi sono meglio compatibili con una
superficie coltivata prossima ai 500.000 ettari e lo sarebbero ancora di più con una superficie
superiore a 700.000 ettari.
· Inoltre, la stima di 99.000 ettari formulata dall’UNODC è incompatibile anche con le stime rese note
all’inizio di dicembre 2008, dal vice Presidente colombiano Francisco Santos che ha dichiarato:
“300.000 ettari di selva tropicale sono distrutti annualmente dalle coltivazioni di coca nel territorio
colombiano controllato dai narcoterroristi e dalla guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della
Colombia (FARC)”13.
· E’ inoltre incompatibile con le stime della superficie coltivata nel Dipartimento di Narino (uno dei più
rilevanti nella produzione di foglie di coca) che lo stesso Governatore dipartimentale Fabio Trujillo ha
stimato in 60.000 ettari, a fronte dei 15.600 ettari dichiarati dall’UNODC nel 2007. Lo stesso
Ambasciatore statunitense in Colombia William Wood, riferendosi al Dipartimento di Narino, ha
dichiarato di essersi accorto della “evidente sottostima allorché la superficie fumigata è risultata ben
superiore a quella stimata”14.
· Alla luce delle affermazioni del Governatore del Dipartimento di Narino, acquistano un significato
anche le recenti ammissioni di Salvatore Mancuso:“Allorché il SIMCI ("Sistema integrado monitoreo
de cultivos ilicitos" che è il frutto della collaborazione tra le autorità colombiane e l’UNODC) afferma
che nel Dipartimento di Cordoba esistono 1.200-1.500 ettari coltivati a coca verificabili per internet, ciò
non corrisponde affatto alla realtà. A Cordoba esistono tra 15.000 e 18.000 ettari di coca, dei quali noi
controlliamo la metà e la guerriglia l’altra metà. Noi controlliamo nel Dipartimento di Cordoba 7.000-
8.000 ettari che producono 3.500-4.000 chilogrammi di cocaina ogni mese”15.
· La stima di 99.000 ettari formulata dall’UNODC è, infine, incompatibile con i dati di numerosi
Dipartimenti, nei quali già la superficie eradicata manualmente (ad essa va poi aggiunta la superficie
fumigata) è risultata superiore – e in alcuni casi molto superiore – alla stima della superficie coltivata.
CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE DI INDAGINE DEL SENATO STATUNITENSE CON BARACK OBAMA E JOHN KERRY (DICEMBRE 2005)
Nel Report “Plan Colombia – elements for success”, redatto nel dicembre 2005 da una Commissione del
Senato americano, coordinata da Richard G. Lugar e composta da 18 senatori tra i quali Barack Obama e
John F. Kerry, è scritto: “Il Plan Colombia è diventato operativo dal 2000 per conseguire i seguenti obiettivi: 1)
porre fine al conflitto armato; 2) eliminare la produzione ed il traffico di cocaina; 3) promuovere lo sviluppo
economico e sociale del Paese...La mancanza di prove evidenti di progressi documentati nella guerra
contro la droga e nella neutralizzazione dei paramilitari è sconcertante considerando i miliardi di dollari di
cui il Congresso ha approvato lo stanziamento per finanziare, fin dal 2000, il contrasto alla droga e
l’eradicazione delle piantagioni... Nel 2005 le eradicazioni hanno raggiunto 196.000 ettari, ciononostante la
cocaina sequestrata nel 2004 è quasi triplicata e si prevede che sarà ancora maggiore nel 2005. Nel
frattempo, la Colombia continua a fornire il 90% della cocaina che giunge negli Stati Uniti.16
Il Report della Commissione del Senato ha fornito due immagini che riassumono le centinaia di rotte sospette
– marittime ed aeree - registrate dai satelliti.
Gran parte delle rotte aeree sospette erano partite dal Venezuela ed è significativo che, durante il 2008,
proprio le autorità venezuelane abbiano scoperto e distrutto ben 230 piste aeree clandestine. Numerosissime
altre sono state scoperte in Colombia, in Perù, in Bolivia, in Argentina e in Messico17.
Proprio in Messico, in una sola circostanza il 16 febbraio 2008, sono stati sequestrati 106 velivoli sospettati di
impiego nel narcotraffico e altri 11 velivoli sono stati sequestrati il 16 dicembre 2008, di essi sette erano stati
adibiti alle fumigazioni18.
CONSIDERAZIONI
Il Plan Colombia è proseguito per dieci anni senza che mai intervenisse alcun cambiamento strategico
significativo; mentre i dati della produzione colombiana sono stati sistematicamente manipolati dalle autorità
USA allo scopo di sottostimarla. Perché lo hanno fatto? Quale è stato, realmente, lo scopo del Plan Colombia?
La riflessione su questi punti deve continuare per comprendere quale sia stato, realmente, lo scopo del Plan
Colombia e cosa sia davvero accaduto nella “guerra” alla cocaina.
I finanziamenti statunitensi si stanno ora spostando dal Plan Colombia al Plan Merida che riguarderà
principalmente il Messico dove, nel frattempo, è stato arrestato, per pesanti compromissioni con il
narcotraffico, il responsabile nazionale antidroga e più di 500 agenti di polizia coinvolti nel traffico di cocaina
sono stati soltanto trasferiti per “incompatibilità ambientale”, mentre nel corso del 2008 sono state uccise 5600
persone direttamente o indirettamente coinvolte nel traffico di droga.

1 Amnesty International's position on Plan Colombia - http://www.amnesty.org/en/library/asset/AMR23/049/2000/en/dom-
AMR230492000en.pdf
2 Global Illicit Drug Trends 1999 -
http://www.unodc.org/pdf/report_1999-06-01_1.pdf
3 World Drug Report 2000 - http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/WDR-2000.html
4 World Drug Report 2005 - http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/WDR-2005.html
5 World Drug Report 2006 - http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/WDR-2006.html
6 h ttp:// w ww. e jercito . mil.co
7 http://www.armada.mil.co
8 h ttp:/ w ww.dijin.gov.co
9
http://www.fac.mil.co
10 http://www.das.gov.co
11 http://www.fiscalia.gov.co
12 World Drug Report 2007 - http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/WDR-2007.html
13 “Cada gramo de cocaína esnifado destruye 4 metros cuadrados de selva” -
http://www.noticias24.com/actualidad/noticia/20157/cada-gramo-de-cocaina-esnifado-destruye-4-metros-cuadrados-de-selva/
14 Colombia - Cocaine Jungle - http://www.abc.net.au/foreign/content/2006/s1578686.htm
15 Las cuentas de Mancuso - http://www.semana.com/wf_InfoArticulo.aspx?idArt=115092
16Plan Colombia: Elements for Success - http://ciponline.org/colombia/051229sfrc.pdf
17 Ejército destruyó 230 pistas del narcotráfico en 2008 - http://www.eluniversal.com/2008/12/17/pol_ava_ejercito-destruyo-
23_17A2170541.shtml
18Autoridades incautan 11 avionetas presuntamente del narcotráfico en México -
http://www.yucatan.com.mx/noticia.asp?cx=9$2701010000$3977905