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Il significato della vita? Uscire la sera...

di Debora Billi - 26/01/2009

Fonte: crisis.blogosfere

 
 
Da un forum americano:

Nessuno ha più capacità di sopravvivenza. Il cibo proviene da un supermercato, non da un campo. E se qualcosa si rompe, pochi sanno come aggiustarla, ammesso che sia possibile. Il divertimento è stato dato in "outsourcing": vai al cinema, vai a cena fuori, vai al centro commerciale, noleggia un DVD, esci a bere qualcosa, guardati la tv via satellite, parti per il weekend, vai a una festa. Quando il denaro finisce, finiscono così anche i divertimenti, e la gente diventerà pazza perché realizzerà che la sua vita non ha significato.

Non volevo neppure commentare queste riflessioni, tanto mi sembrano lampanti nella loro verità. Il significato della nostra vita è ormai solo nel "tempo libero", e nei soldi che ci tocca spendere per riempirlo. Il lavoro, la famiglia, sono solo "doveri" che eseguiamo per obbligo... è il "resto" quello che dà veramente un senso a tutto. Quante volte abbiamo detto, o sentito dire "Lavoro tutto il giorno. Cosa campo a fare se non posso neppure permettermi di andare... (in settimana bianca, al cinema, a mangiare la pizza, metteteci quel che volete)".

Ci sono persino famiglie che si sfasciano per questo. Gente che si lascia perché non condivide gli interessi del tempo libero. Persone che si ritrovano sole e finalmente "vivono la vita", ossia vanno a cena fuori ed escono con gli amici. Mio nonno ci avrebbe preso tutti a mazzate in testa.

Non oso pensare a cosa accadrà quando buona parte di noi non potrà permettersi di fare altro che lavorare, e ringraziando iddio perché ha ancora un lavoro. Quante depressioni ci attendono, da parte di chi non sopporterà una vita "senza significato", ovvero senza potersi permettere di spender soldi nel tempo libero.

"Cosa campo a fare?" ci chiederemo. Riusciremo allora a trovare una risposta alternativa?