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60 anni dopo. L’assassinio del conte Folke Bernadotte

di Stanley Heller - 28/01/2009





Settembre è un mese di commemorazioni. Nei giorni tra il 15 e 18 settembre 1982, la milizia fascista libanese appoggiata da Israele massacrò almeno 1.300 persone nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Il 28 settembre 2000 segna l'inizio dell'Intifdada di al-Aksa, una sollevazione di massa dei palestinesi nei territori occupati, la cui scintilla fu la “visita” di Ariel Sharon protetto da 1.000 soldati al luogo santo musulmano di Haram al-Sharif (la spianata delle moschee) a Gerusalemme. Fu Sharon, in qualità di ministro della Difesa, che nel 1982 diresse l’entrata nei campi della milizia fascista libanese. Più tardi si dichiarò “scioccato” del massacro perpetrato sui palestinesi che lì vivevano.

Il 17 settembre di quest’anno ricorre il 60° anniversario dell'assassinio del conte svedese Folke Bernadotte. Egli era stato il vicepresidente della Croce rossa svedese durante la II Guerra mondiale. Salvò circa 15.000 persone dai campi di concentramento tedeschi, inclusi approssimativamente 8.000 danesi e norvegesi e 7.000 donne di nazionalità francese, polacca, ceca, britannica, americana, argentina e cinese. Li evacuò su autobus interamente dipinti di bianco eccetto che per una croce rossa. Era un lavoro pericoloso, guidare per le strade mentre i bombardieri alleati attaccavano con la precisione tutt’altro che chirurgica di quei giorni.

Nel 1944, quando la Svezia stava compiendo seri sforzi per liberare gli ebrei ungheresi, il rappresentante svedese della Commissione statunitense per i rifugiati di guerra riunì un gruppo di ebrei svedesi e chiese loro di raccomandare qualcuno per andare in Ungheria a guidare questi sforzi. La loro scelta cadde su Bernadotte. Comunque, il governo ungherese non acconsentì ed il leggendario Raul Wallenberg fu inviato al posto suo.

Wikipedia afferma: “Seguendo il Piano di spartizione dell'ONU del 1947, il 20 maggio 1948 Folke Bernadotte fu nominato mediatore delle Nazioni Unite in Palestina, il primo mediatore ufficiale nella storia dell'ONU. In questa veste, riuscì a realizzare una tregua nella guerra arabo-israeliana del 1948 e posò le fondamenta per l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’assistenza ai rifugiati palestinesi in Medio oriente [UNRWA, N.d.T.]”

Poiché i combattimenti andavano crescendo d’intensità, nel 1948 Bernadotte propose molti piani, uno dei quali prevedeva una “Unione di due parti, una ebrea ed una araba” che avrebbe incluso tutta la Palestina e la Transgirdania (che oggi è chiamata Giordania). Quando questo fu rifiutato, avanzò un'idea complessa per due stati che assegnava il [deserto del] Negev agli arabi, la Galilea agli ebrei e faceva di Haifa e dell'aeroporto di Lydda delle zone franche e di Gerusalemme un'entità sotto il controllo dell’ONU. L’altra parte della proposta consisteva nel riconoscere il diritto dei palestinesi al ritorno alle loro case in territorio controllato dagli ebrei.

Entra in scena la Banda Stern o, come loro si definivano, Combattenti per la Libertà d’Israele [Lehi, acronimo di Lohamei Herut Israel, N.d.T.]. Era un gruppo di quelli chiamati sionisti “revisionisti”.Si opponevano al Partito laburista di Ben Gurion. Erano così fanatici nelle loro pretese di uno stato ebreo (dal Nilo all'Eufrate) che, negli anni quaranta, avanzarono un nuovo concetto sui nemici degli ebrei. Hitler era un “persecutore” degli ebrei, ma il “nemico” era il potere che occupava la Palestina, quello britannico. Gli ebrei sarebbero stati sempre perseguitati fino a quando non avessero vinto “il nemico” e preso il loro legittimo territorio. I Combattenti per la Libertà d'Israele dovevano così logicamente allearsi contro gli inglesi e con Hitler!

Sfortunatamente, tutto questo non è una mia invenzione. Nel gennaio del 1941, gli agenti della Banda Stern si recarono a Beirut e si incontrarono con addetti militari tedeschi che proponevano un'alleanza militare formale. Il documento fu trovato nell'ambasciata tedesca ad Ankara, in Turchia, dopo la guerra.

Nel febbraio del 1942, gli inglesi uccisero il leader del gruppo, Avraham Stern. Mentre Bernadotte fu ucciso da altri dirigenti del gruppo.

La Banda Stern considerava Bernadotte un nemico, un “agente britannico”. Inventarono la storia che egli aveva aiutato i nazisti durante la II Guerra mondiale. Tesero un agguato al veicolo di Bernadotte nel centro di Gerusalemme e lo uccisero insieme all’osservatore ONU, colonnello André Serot.

Due tra gli ideatori dell'uccisione furono arrestati dal governo Ben Gurion, non con l’accusa di omicidio volontario bensì di “terrorismo”. Furono graziati alcuni mesi più tardi ed uno di loro prese posto come membro eletto nella Knesset.

I nomi dei cospiratori oggi sono dimenticati eccetto uno:Yitzhak Shamir*. Shamir si unì ai Combattenti per la Libertà d’Israele quando questi erano nella loro fase pro-nazista, e da quanto riportato diresse nel 1944 l'assassinio del Ministro inglese per il Medio Oriente, lord Walter Moyne. Shamir si dichiarò confuso circa il prendere parte al complotto contro Bernadotte, affermando che un gruppo locale avanzò l'idea e lui non “oppose resistenza”. Una decisione critica a cui non prese parte realmente. C’è da scommetterci.

Cosa accadde ad Yitzhak Shamir? Non finì nei rifiuti della storia. Egli si unì al servizio segreto israeliano come ufficiale e si apprestò a divenire Primo ministro israeliano per due volte, nel 1983-1984 e ancora nel 1986-1992. Fu un criminale fino all'ultimo momento. Quando alcuni palestinesi dirottarono un autobus con una falsa bomba e furono catturati e pestati a morte dalle forze di sicurezza israeliana il commento di Shamir fu, “Li hanno picchiati un pochino”

Ora, perso nella senilità, è ancora vivo a 93 anni in qualche casa di cura israeliana. Non v’è dubbio che un giorno ci sarà un francobollo israeliano con sopra la sua faccia, proprio come ci fu un francobollo in onore di Avraham Stern.

Stanley Heller è ospite di “The Struggle” (La lotta) un settimanale informativo TV di pubblico accesso all’indirizzo
www.TheStruggle.org

*Il triumvirato che dirigeva la riunione in cui fu presa la decisione di colpire Bernadotte era composto da: Israel Eldad, Nathan Yellin-Mor e
www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - storia - 22-09-08 - n. 242


da Counterpunch -
www.counterpunch.org/heller09172008.html
Traduzione dall’inglese per
www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare