Sul cosiddetto archivio Genchi ci sono le prime indiscrezioni sui nomi finiti nel grande orecchio. A pubblicarle è il settimanale Panorama, del gruppo Mondatori, controllato dalla famiglia Berlusconi. Nell’articolo si parla delle utenze messe sotto controllo dall’ex consulente del pm De Magistris. Tra i controllati vi sarebbero finiti il ministero degli Esteri, con due utenze sottoposte a monitoraggio; quello delle Attività produttive, con un’utenza; quello dei Trasporti con un’utenza; delle Comunicazioni con un’utenza; della Difesa con due utenze; la presidenza del Consiglio con sei utenze; della Giustizia con circa 10 utenze sotto controllo; e infine anche il Viminale, il Senato e la Camera. Dai dati diffusi da Panorama nel grande orecchio vi sarebbe finita anche la Guardia di finanza. Tra i nomi eccellenti della politica vi sarebbero Clemente Mastella, i forzisti Beppe Pisanu e Gianni Pittelli, i democratici Marco Minniti e Giovanni Kessler, Secondo queste indiscrezioni di chi vuole delegittimare il ruolo del consulente Genchi nell’inchiesta Why not, nel grande orecchio vi sarebbero finiti anche i partiti, da FI alla Margherita, dai Ds all’Udc. Anche i servizi segreti sarebbero finiti nel grande orecchio: sei utenze del Sismi, tra cui quella dell’ex direttore Nicolò Pollari, quella dell’agente Marco Mancini e quella del generale dei carabinieri Gustavo Pignoro, poi defunto. Anche la direzione dell’Anfimafia sarebbe finita sotto controllo da parte dell’ex consulente del pm De Magistris. Nel monitoraggio l’utenza del procuratore nazionale Piero Grasso e quella dei magistrati Alberto Cisterna, Nicola Gratteri e Emilio Le donne. Nel grande orecchio anche il capo della degli ispettori del ministero della Giustizia Miller. Tra gli avvocati sotto controllo era finita l’utenza di Massimo Di noia. Per chiudere anche l’utenza dell’ex capo della sicurezza di Telecom Giuliano Tavaroli era tra i controllati. Che dire! Con l’uscita di queste indiscrezioni sull’opera dell’ex collaboratore del pm De Magistris si vogliono affossare e delegittimare le inchieste del magistrato coraggioso.