La frase che più spesso pronuncio mentre guardo i programmi d'informazione in TV è "Ma perché non lo dicono?". Certe cose sono così ovvie che viene da pensar male.
Ieri sera guardavo Anno Zero, dove si continuava a ripetere che "ci sono accordi con la Libia", "si firmeranno altri accordi con la Libia" per cercare di limitare l'ondata migratoria. Ora, per firmare un accordo e poi rispettarlo bisogna che entrambe le parti siano sullo stesso piano, abbiano lo stesso peso. Se firmi un accordo che conviene a te, con uno che abitualmente ti tiene per i cosiddetti, come conti di farglielo rispettare?
Importiamo dalla Libia il 25% del nostro petrolio e il 10% del nostro gas. E' il nostro principale fornitore di energia. Quale sarebbe secondo voi la nostra eventuale ritorsione, qualora Tripoli non rispettasse i patti sull'immigrazione? "Non vi compriamo più il petrolio, pappappero?" Siamo seri.
Viceversa, visto che gli accordi sono una buffonata, bisogna convincere Gheddafi a suon di soldoni. E quelli, si sa, non bastano mai. Risarcimenti per la guerra di settant'anni fa, aiuti allo sviluppo, mazzette ai prenditori italiani per farli costruire in Libia... siamo un pozzo senza fondo. Tutto questo in TV non si dice, si continua a parlare di altro, si fa informazione per modo di dire.
E intanto migranti e profughi continuano ad ammassarsi sulle spiagge libiche, continuano a sbarcare sulle italiche coste. Non si possono fermare, perché non abbiamo né forza contrattuale né peso politico per fare pressione su Gheddafi: il petrolio è più importante di qualsiasi altra cosa.
E poi, fateci caso: nei centri di accoglienza non c'è neanche un libico.