Giornali di partito più garantiti: diventa possibíle "schermare" la proprietà delle imprese editrici
di Paolo Stella - 27/02/2009
Diventa possibíle "schermare" la proprietà delle imprese editrici. I giornali di partito mettono in salvo i contributi anche se la testata passa di mano. E i prepensionamenti si estendono ai giornalisti dei periodici. Sono queste alcune delle novità in arrivo per il settore dell`editoria, inserite in Parlamento nel decreto milleproroghe (207/08): che, approvato martedì dalla Camera, attende di essere pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale».
È l`articolo 41-bis del decreto a occuparsi di editoria. In primo luogo, ritoccando la legge 248/06, si amplia l`ambito soggettivo della disposizione che concede i contributi ai quotidiani o ai periodici or gani di partito o movimenti politici, anche se non hanno più rappresentanti in Parlamento. I fondi sono ora riconosciuti non solo alle «imprese» ma anche alle «testate» di giornali di partito senza più rappresentanti, se, al 31 dicembre 2005, avevano maturato il diritto ai contributi. La norma del 2oo6 era stata introdotta per "salvare" la dote di quei giornali che nonpotevano più essere considerati di partito perché, per esempio, i gruppi di riferimento erano confluiti in uno solo (come era accaduto all`Unità e a Europa, dopo l`accorpamento diDs e Dl nell`Ulivo).
Con la modifica introdotta dal decreto, sarà possibile trasferire la testata senza perdere i contributi, mentre sin ora era necessario cedere l`editrice.
Il decreto elimina poi i problemi applicativi sorti con la legge 62/oi, che imponeva che le società socie di imprese editrici, indipendentemente dalla percentuale di partecipazione al capitale, fossero direttamente controllate da persone fisiche. Ora si chiarisce che il controllo può essere anche indiretto.
Inoltre, debuttala possibilità di intestazione fiduciaria dell a partecipazione di controllo in società editrici: il requisito del controllo da parte di persone fisiche è riferito ai fiducianti. La norma non cancella del tutto la trasparenza degli assetti societari, assicurata dall`obbligo per la fiduciaria di comunicare i nomi dei fiducianti all`Autorità garante delle comunicazioni per la gestione del Roc (il cui nuovo regolamento di gestione entrerà in vigore il 2 marzo). Ma di certo si consente la "schermatura" verso l`esterno dell`assetto proprietario delle editrici.
Ancora: il decreto corregge la manovra d`estate (decreto legge 112/o8) e fissa un ordine di priorità nell`erogazione dei contributi a favore di quelli «diretti» rispetto agli «indiretti» (come le tariffe agevolate postali), che pare contraddire gli orientamenti espressi pochi mesi fa.