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Nucleare? Non serve. Gli Enti locali arrivano prima con l'efficienza energetica

di fareverde - 08/03/2009

 

Mentre il governo italiano straparla di una tecnologia degli anni '50 qual'è il nucleare, dagli Enti locali arrivano, per fortuna, le prime risposte concrete, innovative, capaci di risolvere in tempi brevi e in modo conveniente la crisi energetica.

Il 24 febbraio, il Consiglio Comunale di Roma ha approvato una delibera che prevede la sostituzione degli impianti semaforici tradizionali con nuove lampade a led. La proposta di Fare Verde è stata trasformata in uno schema di delibera comunale dal presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma Andrea De Priamo e potrebbe generare una riduzione dei consumi di elettricità del 90%: le attuali lampade hanno, infatti, una potenza da 80W, mentre la migliore tecnologia disponibile offre semafori a led da 7W.

"La delibera sui semafori a Led passata all'unanimita' durante i lavori in Aula Giulio Cesare di ieri (24 febbraio, ndr) procede su una linea guida virtuosa di riduzione degli sprechi e dell'inquinamento." - ha affermato De Priamo - "Importante, poi, pensare anche a delle iniziative concrete per la certificazione energetica degli edifici, anche privati, e della bio edilizia, in modo da dare un certo giro di vite anche sulle emissioni prodotte dal comparto dell'edificato".

Detto, fatto: qualche giorno prima, in occasione della giornata nazionale del risparmio energetico del 14 febbraio, l'assessore all'ambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti ha presentato due bandi regionali complessivamente da 6 milioni di euro destinati a cittadini e conodomini del Lazio per realizzare interventi di risparmio energetico e acquistare impianti di trattamento domestico dell'acqua potabile.

''La logica che ci muove in questi provvedimenti - ha spiegato Zaratti - e' quella che considera come prima energia rinnovabile l'energia non consumata, il cosiddetto Negawatt. A fronte delle recenti incertezze del Governo nazionale sulle detrazioni fiscali del 55% per le ristrutturazioni energetiche, abbiamo voluto attivare un contributo regionale in conto capitale, che va dal 20 al 40% secondo il tipo di lavori. Mentre per salvaguardare risorse e ridurre i rifiuti alla fonte abbiamo incentivato i sistemi domestici per l'acqua filtrata".

Tra gli interventi ammessi a contributo ci sono l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi sanitari o riscaldamento e la riqualificazione degli edifici per migliorane l'indice di prestazione energetica. Per maggiori informazioni sui bandi, visita il sito di Sviluppo Lazio (http://www.sviluppo.lazio.it/news.asp?id=2890).

Mentre ai piani alti lavorano per consegnare il destino energetico della nostra Nazione alla lobby francese dell'atomo, amministratori locali di destra e di sinistra realizzano azioni concrete nell'interesse dei cittadini. Non ci resta che auspicare una ampia collaborazione tra uomini di buona volontà. E buon senso.