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Gli italiani, virtuosi per forza

di Debora Billi - 26/03/2009

 


Repubblica fa quello che noi, nel nostro piccolo, non possiamo fare: chiedere agli italiani di raccontare la crisi, come viene vissuta, a cosa si deve rinunciare. E' un evento epocale già di per sé: solo un paio di anni fa, famiglie in cui entrano 3000 euro al mese mai si sarebbero sognate di confessare acquisti al mercatino e pane fatto in casa.

Serpeggia, naturalmente, lo sconforto. Una ragazza laureata dice di sentirsi "come avvolta da una ragnatela", mentre un padre di famiglia pare arrendersi: "Abbiamo smesso completamente di progettare il nostro futuro, di sognare e di assecondare i sogni dei nostri figli." Un ragazzino scrive soltanto: "Mio padre è triste". E chi ha disponibilità economica racconta: "Non sono cambiati molti comportamenti. E' cambiato l'atteggiamento psicologico. Il teatro, il cinema, i viaggi, le cene con gli amici... oggi queste esperienze sono vissute nella paura che domani non ci saranno più."

Ma tra chi inveisce contro politici, banche, evasori fiscali ed euro, e chi è furioso per le forzate rinunce a quelli che erano piaceri dati per scontati, appare una nuova filosofia di vita che viene ripetuta in decine, centinaia di post: tutto sommato, non si sta così male. E gli italiani si scoprono compiaciuti delle loro scoperte, di nuovi stili di vita, di piccoli escamotage che facilitano l'adattamento. Scoprono anche che quello che pareva indispensabile, alla fine non lo era affatto. Ecco qualche esempio, che può servire a tutti.

- Tagliare il telefono fisso. Qualcuno racconta di aver optato per Internet via satellite, per risparmiare 150 euro di tasse a Telecom.

- Bere l'acqua del rubinetto. Ci siamo tanto sgolati per promuovere l'acqua der sindaco per motivi ambientali, ed ecco che i nostri concittadini scoprono che l'acqua in bottiglia è un costo inutile e basta.

- Pane, dolci, pizza fatti in casa. Triste rinunciare alla pizzeria, ma bello fare in casa il pane caldo e genuino. E lo fanno quasi tutti.

- Cena dagli amici. Tanti, tantissimi raccontano di aver rinunciato al ristorante ma di aver inaugurato un bel giro di cene a casa degli amici.

- Bicicletta. Molti raccontano una riscoperta della bici per i piccoli spostamenti, e ne sono inaspettatamente entusiasti.

- GAS. C'è chi si è iscritto ai Gruppi di Acquisto Solidale e racconta di risparmiare tantissimo e mangiare molto meglio.

- Orti. Alcuni confessano di aver inaugurato il primo orticello della loro vita, e attendono l'estate per raccogliere i frutti.

- Libri e cultura. Tantissimi hanno riscoperto le biblioteche comunali e ne sono contenti. Altri approfittano delle iniziative cittadine per teatri o spettacoli gratuiti o a prezzi popolari.

- Alimentazione. A fronte di tanta gente che ahinoi fa spesa al discount, molti portano da casa il pranzo in ufficio, con sicuro vantaggio per la salute. Altri lamentano di dover diminuire il consumo di carne... cosa che però fa bene a noi e al pianeta. Meno alcolici e bevande varie.

- Internet. Sembra che nessuno ci rinunci, e che sia una fonte di risparmio. Si usa per confrontare i prezzi, per informarsi dopo aver tagliato la spesa del giornale o l'abbonamento a Sky, si usa per scaricare libri e musica, e persino per far giocare i bambini coi videogiochi gratuiti.

- Abbigliamento. Molti ricorrono purtroppo alle bancarelle cinesi, ma altrettanti hanno riscoperto il gusto dello scambio tra amici e parenti e il riadattamento di capi di buona qualità.

- Centri commerciali. Tanti, tantissimi dichiarano di non andarci più. Meglio una passeggiata in campagna, dice qualcuno, e nell'insieme c'è la sensazione che agli shopping center gli italiani stiano di buon grado dicendo addio per sempre.

- Vacanze e weekend. I picnic ai bimbi piacciono! racconta una mamma. E poi, vacanze a casa dei nonni, a casa di amici, gite fuori porta.

Molti aggiungono le loro osservazioni. E le più belle, sono di questo tenore: "In generale si sta' piu' attenti. Che poi e' quello che ci hanno insegnato a fare i nostri genitori, le usanze di una volta." Oppure "In realtà - preoccupazioni a parte - mi sento più creativa e disposta al confronto con gli altri." E anche "Un consumo consapevole e la via verso la decrescita dovrebbero essere l'occasione che questa crisi deve far cogliere al ns paese."

Qualcuno aveva detto che gli italiani, davanti alla crisi, avrebbero tirato fuori la loro parte migliore. Io ne sono sempre stata convinta. Ci stupiremo da soli, credetemi...