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Gheddafi. Non è forse vero?

di Sergio Cabras - 16/06/2009

Fonte: ecofondamentalista

Un contrasto davvero evidente e significativo nel confronto tra la presenza e le parole del leader libico e quella delle varie voci della politica italiana è la differenza, stridente, tra la chiarezza dell’uno e la confusione delle altre.
Gheddafi dice chiaramente che ha accettato di venire perché l’Italia ha chiesto scusa per ciò che ha inflitto alla Libia in passato e si è impegnata a dare un risarcimento materiale cospicuo. Dice inoltre che il colonialismo dell’Occidente su ciò che di conseguenza si ritrova adesso ad essere il “Terzo Mondo” ha rubato con la forza a questa parte (maggioritaria) dell’umanità le risorse che avrebbero potuto dargli altre condizioni di vita facendone invece il presupposto della propria bulimica ricchezza. Non è forse vero?
Dice che, se si son trovati tanti soldi da pompare in banche già praticamente fallite, fino a rimetterle in piedi, se ne potrebbero trovare pure per restituire a molti paesi oggi poveri il futuro che gli è stato tolto (il che sarebbe pure di beneficio all’economia e alla sicurezza globale, oltre a contenere i problemi dell’immigrazione, probabilmente). Non è forse vero?
Dice che anche le cause prime del terrorismo internazionale vanno cercate in questa disparità di condizioni economiche tra Nord e Sud del mondo iniziata col colonialismo e così scandalosa da “gridar vendetta”. Non è forse vero?
Dice che le azioni militari degli Usa che vanno a bombardare e uccidere per minaccia o ritorsione secondo le proprie decisioni e convenienze unilaterali di dominio mondiale facendo vittime civili in abbondanza non sono nulla di sostanzialmente diverso né di più legittimo (se non secondo un criterio di legittimità basato solo sull’imposizione della forza) di quelle di Al Qaeda e delle altre cellule terroristiche. Non è forse vero?
Gheddafi può non piacere, ma ha il pregio di parlare chiaro e tondo. Si presenta senza né la vergogna di essere ciò che è né il provincialismo di voler essere ciò che non è: pianta la sua tenda beduina dove che sia ed è lì che gli ospiti devono andare a trovarlo ed essere ricevuti. Sarà pure un dittatore, certo, ma se questo non piace si poteva anche non invitarlo.