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Le carceri al collasso

di Paolo De Gregorio - 14/08/2009



23.460 Questo è il numero di detenuti stranieri, di cui 9642 islamici,
presenti nelle patrie galere italiane.
E’ uno dei tanti effetti della globalizzazione e della immigrazione voluta
proprio dalle entità economiche del Nord Italia, che oggi strepitano contro i
“clandestini” dimenticandosi che quasi tutti hanno cominciato da “clandestini”
e sono stati assunti proprio al Nord.
La gestione complessiva della macchina carceraria italiana ci dice che ogni
detenuto costa allo Stato circa un milione delle vecchie lire al giorno,
pressappoco come un posto letto in ospedale.
Sono 23.460 milioni al giorno che potremmo risparmiare se solo si chiedesse
ai paesi di origine di far scontare la pena in patria, vicino a familiari,
parenti, amici.
Berlusconi si autoincensa tutti i giorni del suo peso internazionale. Perché
non mettere alla prova questa sua vanteria e trattare con i paesi interessati
il rimpatrio di questa massa di persone, visto che un ulteriore problema ci
sarà a fine pena?
Si risolverebbe così anche l’emergenza sovraffollamento, che oggi presenta la
cifra di 24.000 detenuti in più rispetto alla capacità di accoglienza, con
denunce di 15 persone stipate a Poggioreale in una cella di 4 metri per 4, con
28 detenuti che si sono tolti la vita nei primi 5 mesi del 2009 (notizia
oscurata), con 1.110 tentati suicidi.
Ma più delle carceri le ferite, da Silvio sono sentite le bramosie d’amor!