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Tecniche di guerriglia finanziaria - come far giocare i bimbi con una bomba a mano

di Leon Zingales - 25/02/2010

Fonte: economiaincrisi

 

In questi ultimi giorni gira la notizia che Servizi segreti spagnoli e greci starebbero indagando per il recente attacco ai titoli di stato dei PIGS su quattro Hedge funds: uno britannico (Brevan Iowards) e tre statunitensi (quello di John Paulson, il Moore Capital Management ed il fondo di gestione capitali statunitense Fidelity International).

 

In un recente articolo ho discusso degli effetti delle incrinature del fronte compatto per rallentare l’evoluzione della crisi. Il fronte si è sfaldato per paura e per la ricerca della massima utilità individuale (che consiste nell’evitare che le proprie aste dei titoli di Stato, in una escalation esplosiva di deficit crescenti e di debiti da ripagare, vadano deserte).

Gli speculatori, come leoni attirati dal sangue di caprioli indifesi, si sono gettati sulle prede più deboli senza pietà. Il mondo è sommerso dal debito ed i punti critici si moltiplicano. I corsari attuano un gioco estremamente semplice: illuminano con i fari di un’informazione prezzolata un punto debole a piacimento (casualmente del sistema Euro), mettendo in ombra tutti gli altri, e speculano su di esso. Due settimane fa è toccato ai titoli greci, poi a quelli portoghesi (facendo andare semi-deserte le aste) ed infine ai titoli spagnoli (enfatizzando i problemi strutturali di un’economia avente come motore principale quello immobiliare, ormai in panne). Con tecniche di guerriglia si è attaccato un nodo dopo l’altro e, tramite un’operazione tanto semplice quanto veloce, si è guadagnato sulla fluttuazione dei titoli obbligazionari e dei CDS dei corrispondenti paesi.

Qualsivoglia operazione è sicura poiché vi è la chiara consapevolezza che nessun punto potrà essere lasciato crollare e la flotta imperiale (dell’impero dell’Euro.. l’impero più innaturale e insignificante che la Storia ricordi) ha la necessità di evitarne la capitolazione. Il crollo di uno qualsiasi dei punti critici implicherebbe ormai il crollo dell’intero sistema (per la stretta interconnessione dei debiti sovrani). A tal dimostrazione le repentine fluttuazioni hanno coinvolto essenzialmente i titoli di stato con breve duration (il titolo sovrano greco con scadenza Febbraio 2012 ha raggiunto il 15 Febbraio 2010 un rendimento del 5.08% dal 4.28% del 15 Dicembre 2009; viceversa il titolo con scadenza Marzo 2026 è rimasto stabile..anzi il rendimento è addirittura leggermente sceso).

I pirati, dopo aver raccolto con poco rischio il bottino e dopo un meritato riposo, si preparano per il prossimo veloce attacco. I punti deboli sono cosi’ tanti che rimane solo l’imbarazzo della scelta. Sembra che i veloci velieri corsari siano stati avvistati al largo della foce del Tevere. Ma si presti attenzione a forzare troppo la mano:la flotta imperiale è demotivata, stanca, litigiosa e non ha risorse per coprire indefinitamente le falle create dai corsari.

Il sistema è rigido, poco elastico e non si sottovaluti il rischio che continue sollecitazioni (onde creare asimmetria informativa) rischierebbero di provocarne la definitiva rottura. Giocare con le debolezze dell’Euro ha lo stesso indice di rischio di far giocare i bimbi con una bomba a mano.

Forse è solo un timore reverenziale ma ho i miei dubbi che verranno attaccati i gangli vitali degli USA, malgrado tali debolezze siano oggettive e potenzialmente redditizie. Probabilmente vi è la consapevolezza che la flotta USA sarebbe molto più rapida nell’intercettare i pirati e potrebbe distruggerli, o forse i cani non attaccano mai il proprio padrone.