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Germania, tassa sulle banche

di Filippo Ghira - 01/04/2010


Il governo tedesco di Angela Merkel ha deciso di introdurre di una tassa sulle banche con lo scopo di alimentare un fondo di sicurezza e di stabilità con una dotazione che potrà toccare 1,2 miliardi di euro, da utilizzare per contrastare in un ipotetico futuro le crisi del settore finanziario. Già lo scorso anno il governo democristiano-liberale aveva dovuto sborsare diversi miliardi di euro per salvare alcune banche nazionali. Oggi invece si vuole evitare un nuovo salasso che peserebbe sul portafoglio dei contribuenti. Le tasse saranno stabilite in proporzione alle dimensioni degli istituti ed ai rischi assunti, ossia agli investimenti finanziari realizzati. La filosofia del provvedimento,  che verrà trasformato in disegno di legge entro l'estate, è che debbano essere le stesse banche a pagarsi i salvataggi. Alla riunione dell'esecutivo tedesco ha partecipato, come osservatrice, il ministro delle finanze francesi, Christine Lagarde. Anche il governo di Francoise Fillon si appresta a varare un’analoga tassa sulle banche. Un provvedimento in stretta relazione con l’approccio di Nicolas Sarkozy che aveva più volte chiesto alle banche francesi di tornare a finanziare l’economia reale, smetterla quindi con le speculazioni finanziarie e non versare eccessivi premi di produzione (i “bonus”) ai propri dirigenti, solo per aver salvato le stesse banche grazie ai sostanziosi aiuti pubblici.