New Moore Island, l'isola che non c'è più
di Andrea Bertaglio - 02/04/2010
Nonostante gli avvertimenti della comunità scientifica internazionale, gli effetti dei cambiamenti climatici non tardano a verificarsi. Certo, la sparizione di piccole isole come New Moore Island o di atolli in mari tropicali può non interessare le masse di consumatori globali. Ma prima che migliaia di persone siano costrette a migrare, forse sarebbe meglio iniziare a pensarci.

New Moore Island, piccola isola della Baia del Bengala a sud di Calcutta, è scomparsa per inabissamento in queste ultime settimane
Conosciuta anche con il nome di Purbasha e di South Talpatti, quest’isola riusciva dal 2000 al 2009 (ossia da quando si sono iniziati a rilevare via satellite questi “cambiamenti”) a riemergere solo in casi di marea estremamente bassa. La scorsa settimana, invece, Sugato Hazra, direttore della scuola di studi oceanografici dell’Università di Jadavpur, ha affermato al giornale 'Times of India': "Non c’è più traccia dell’isola. Dopo aver studiato le immagini del satellite, ne ho avuto riconferma anche da gruppi di pescatori".
Chissà, forse ciò può avere i suoi effetti positivi, se non altro a livello di diplomazia e di conflitti fra Paesi che, come l’India ed il Bangladesh nel caso di New Moore, si contendono da decenni zone di terra emersa per motivi più o meno validi. "La diplomazia del global warming - afferma ironicamente Beppe Grillo sul suo blog - potrebbe cambiare il mondo. Far scomparire le Falklands per riavvicinare Argentina e Gran Bretagna, sprofondare l'isola Sachalin per evitare ogni tensione tra Giappone e Russia, sommergere Cipro per rasserenare Turchia e Grecia... porterebbe alla riduzione di motivi di scontro fra nazioni.
Sta di fatto che su queste isole, per piccole che siano, spesso vivono delle persone. O nel caso di quella che ora è un’altra no more island, Lohachara, ci vivevano. Sempre Hazra afferma che nessuno viveva su New Moore, mentre nel caso di Lohachara (situata nell’estuario del fiume Hooghly e scomparsa sotto le acque nel 1996) ci vivevano 4.000 persone che, ovviamente, si sono dovute trasferire altrove.

Non c’è bisogno di allontanarsi troppo dalle coste per vedere gli effetti del global warming
Forse, quando anche le mete turistiche di europei ed americani inizieranno a sprofondare, si inizieranno a prendere sul serio questi discorsi. Ma probabilmente si dovrà aspettare che anche le nostre città (pensiamo appunto a Venezia) debbano subire la stessa sorte. E consideriamo che l’Italia è un Paese con migliaia di chilometri di coste, con molte isole simili a New Moore (l’isola di Montecristo, per esempio, è delle stesse dimensioni). Anche se non c’è bisogno di allontanarsi troppo dalle coste per vedere gli effetti del global warming: basterebbe guardare i nostri ghiacciai alpini (principale riserva di acqua europea) e di come si stanno ritirando di anno in anno.
Ma come fare, quando vertici come quello di Copenhagen si rivelano completamente inutili, o quando lo stesso governo italiano ritiene barzellette la questione dei cambiamenti climatici? Staremo a vedere. Intanto, tornando al Bangladesh, secondo le Nazioni Unite il 17% del Paese sarà sommerso entro il 2050, a causa del climate change. Saranno anche queste barzellette? Speriamo.

Sarebbe utile iniziare a pensare che le nostre azioni ed i nostri comportamenti, in generale, possono avere effetti che si manifestano anche molto lontano dai nostri occhi
Se non interessa la sorte di luoghi (per ora) lontani da noi e dalle persone (ed animali) che ci vivono sopra, dovremmo almeno iniziare a badare a ciò che ci circonda: valutando gli effetti che traffico automobilistico, impianti di riscaldamento, centri urbani congestionati, nuovi strumenti tecnologici di cui si ignorano i danni a lungo termine, devastazione dei suoli, discariche, inceneritori, sostanze nocive utilizzate in agricoltura ecc. hanno su ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo. Soprattutto perché altre tecnologie si potrebbero utilizzare già da oggi - ed altri stili di vita sarebbero adottabili da questo stesso istante - con i relativi benefici anche per l’economia, tanto cara a chi di queste 'sciocchezze' non si vuole occupare.