Emergency: la solita bufala orchestrata dalle “barbe finte”.
di redazionale - 16/04/2010
Fonte: comunitapopoli

Nulla di nuovo, con gran strombazzamento da parte
di squallidi personaggi che hanno addirittura ruoli
istituzionali in Italia, e invece starebbero meglio al mercato
paesano, ad urlare sterili anatemi contro la “minaccia
comunista”.
Ma che almeno stavolta serva da lezione a qualche brutto
figuro che solitamente si diletta con la delazione di quelli che
nella sua mente malata vede come avversari.
Teoremi, teoremi, teoremi: continuate a scrivere trame sui
vostri blog e giornali, a gettare lì menzogne con cui nutrire
i porci. Poi correte a gridare al “complotto”, ma soltanto se
tocca a qualcuno dei vostri. Pensate un po’ se invece di
bombe a mano ed esplosivi, nell’ospedale di Gino Strada
fossero state rinvenute le micidiali “linguette di alluminio”,
componenti fondamentali per la costruzione di missili “v1” e
“v2” dei “fascisti della Comunità Solidarista Popoli”, quelli
che trafficano in armi, droga, mercenari, bambini e organi.
oppure degli scudetti con il fascio littorio, vera minaccia al
bene comune. Ma va là, scemi, non avete ancora capito chi
è il nemico.
La Comunità Solidarista Popoli si augura che al più presto
gli operatori italiani di Emergency coinvolti senza colpa in
questa brutta ma non sorprendente storia tipicamente
afghana, vengano rilasciati. In Afghanistan, specialmente
nell’area in cui si trova questo ospedale di “Emergency”,
trattare con i talebani è normale, anzi, indispensabile se vuoi
operare, come fa in modo eccelso “Emergency”, per il bene
della gente. Chi è incaricato di mantenere questi contatti
può soltanto essere un afghano. Non si può escludere che
tra i dipendenti della struttura vi sia qualcuno che abbia
approfittato della sua posizione per introdurre armi per
conto di un gruppo talebano, contravvenendo alle rigide
regole poste da Gino Strada, pacifista totale, estremo e
indubitabile. Tutto qua. Le altre trame, ripetiamo, le lasciamo ai
funzionari dell’intelligence e ai pennivendoli dell’una e
dell’altra parte. Di quella sinistra e quella destra che non
hanno ancora compreso di essere categorie morte, superate.
Inutili.