Israele, il “Giornale”, i servi e i ciechi
di Alessandra Colla - 01/06/2010

Oggi sarò un po’ volgare, abbiate pazienza e non dite che non ve l’avevo detto.
Quando ero ragazza io, quelli che leggevano il “Giornale” di Montanelli lo nascondevano per paura.
Adesso, quelli che leggono il “Giornale” di Feltri dovrebbero nasconderlo ugualmente — per vergogna.
E’ inammissibile che, dopo quello che è successo ieri in acque internazionali, un giornale possa titolare «Israele ha fatto bene a sparare». Come è inammissibile manipolare la verità in modo così smaccato e scodinzolante.
Non mi stupisce che su questo “Giornale” scrivano Fiamma Nirenstein e Renato Farina — che collocherei nel primo gruppo indicato nel titolo; invece mi dispiace moltissimo che ci scriva Gian Micalessin, che ho conosciuto molti anni fa e che considero un ottimo reporter di guerra nonché una persona corretta. Mi rincrescerebbe mutar giudizio, ma i fatti sono fatti. Lo metto nel secondo gruppo, peccato.
Del resto, se persino l’Onu cala le braghe di fronte a una così evidente e insultante violazione del diritto internazionale, che ci possiamo aspettare?
«Verrà un giorno…», profetava fra Cristoforo. Speriamo, aggiungo io.