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Coesistenza con gli OGM? Un imbroglio

di Les Amis de la Terre France - 08/05/2006

 

Il termine “coesistenza” è una delle parole deviate dal loro senso autentico, per nascondere verità  che è scomodo ammettere. Quando si parla di "coesistenza", in realtà s'intende “contaminazione genetica generalizzata”


È un po’ come quando si parla di “coabitazione”: non si parla di due persone che vivono fianco a fianco in modo pacifico, ma effettivamente, di una guerra aperta dove tutti i colpi bassi sono permessi.

Il termine “coesistenza” fa pensare che gli OGM lasceranno  esistere al loro fianco le altre forme d’agricoltura.

Nella realtà , la contaminazione genetica, inevitabile, significa semplicemente la fine dell’agricoltura biologica e di qualità .

Non sbagliava Bernard Layre presidente dei Jeunes Agriculteurs quando, molto chiaramente, al tavolo alimentare del sud ovest a Barcelonne du Gers, ha dichiarato:
“Se gli agricoltori biologici vogliono sopravvivere, occorrerà che inseriscano nei loro disciplinari una certa percentuale di contaminazione”.

La coesistenza tra colture OGM e non OGM sarà  pacifica ed amichevole come la coabitazione tra Mitterand e Chirac o tra Chirac e Jospin.

D’altra parte, l’Association Générale des Producteurs de Maïs (AGPM), mai a corto d’argomenti, ci spiega che suoi “esperimenti” dimostrerebbero che il polline di mais è talmente pesante da non poter contaminare campi lontani qualche decina di metri.

Sulla fotografia che vedete qui a fianco, scattata dal National Oceanographic Center di Southampton, potete vedere le nuvole di sabbia, portate via dal vento dal continente africano verso l’Atlantico.

Si ritiene che la massa di sabbia possa arrivare a circa  500 milioni di tonnellate all'anno.

Certamente la violenza delle tempeste di sabbia che spazzano il Sahara non è comparabile alla forza dei venti che soffiano normalmente da noi. Ma fa lo stesso.
Alcune tempeste sono particolarmente violente, a volte distruttive e gli agricoltori lo sanno benissimo.

Recentemente, di fronte alla recrudescenza delle cavallette sul continente africano, le autorità  delle isole Canarie hanno temuto che, trascinate dai venti,  raggiungessero le loro isole, situate a molte centinaia di chilometri dalla costa africana.

E i granellii di polline sarebbero così pesanti da non superare mai pochi metri di distanza ?

E i granelli di polline di mais sarebbero davvero più pesanti dei grani di sabbia del Sahara che possono essere spazzati dal vento a distanze di  centinaia se non di migliaia di chilometri?

E le condizioni naturali non sono un po' più complesse e imprevedibili dei pochi “esperimenti” realizzati dall’AGPM e da altre organizzazioni pro-OGM per divertire il pubblico?

A parte qualche deputato, chi può essere così credulone?

Ridiamo il loro senso autentico alle parole, cominciando con la parola democrazia, signori deputati: fate ciò che l’enorme maggioranza dei vostri concittadini vi richiede da anni, votate per una Francia senza OGM!

Les Amis de la Terre France, aprile 2006
traduzione di Bianca Crivello per Greenpeace



Les Amis de la Terre France, aprile 2006