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Iraq: l'Opzione Salvadoregna

di John Pilger - 13/05/2006

 

La vera novità, quella che non viene riportata dalla CNN e dagli altri media ufficiali occidentali, è che in Iraq si pensa di ricorrere alla cosiddetta 'Opzione Salvadoregna'. Si tratta di una campagna di terrore, in cui vi partecipano squadre della morte ben addestrate

Gli ascensori dell'Hotel Hilton a New York mostravano la CNN da u piccolo schermo che non potevi evitare di guardare. La notizia principale era l'Iraq; affermazioni di "guerra civile" e "violenza settaria" erano ripetute incessantemente. Era come se l'invasione degli Usa non ci fosse mai stata e l'uccisione di decine di migliaia di civili da parte degli americani fosse una fiction surreale. Gli iracheni erano arabi insensati, ossessionati dalla religione, dal conflitto etnico e dal bisogno di farsi saltare in aria. In parata sfilavano untuosi pupazzi politici, senza un cenno al fatto che la parata si svolgeva all'interno di una fortezza americana.

Lasciato l'ascensore, il motivo ti seguiva fino alla tua camera, alla palestra dell'albergo, all'aeroporto, e poi ancora al prossimo aeroporto e al prossimo paese. Questo è il potere della propaganda delle corporation americane, la quale, come ha scritto Edward Said in Culture and Imperialism, "penetra elettronicamente" con la forza della linea di un partito.

Questa linea di partito è cambiata da qualche giorno. Per quasi tre anni la linea è stata che al-Qaeda era la forza-guida dietro gli "insorti", guidata da Abu Musab al-Zarqawi, un giordano assetato di sangue che era stato chiaramente costruito per lo stesso tipo di infamia di cui gode Saddam Hussein. Non importava che al-Zarqawi non fosse mai stato visto vivo e che solo una parte degli "insorti" seguisse al-Qaeda. Per gli americani il ruolo di al-Zarqawi era quello di distrarre l'attenzione da quello cui la maggior parte degli iracheni si oppone: la brutale occupazione anglo-americana del loro paese.

Ora che al-Zarqawi è stato rimpiazzato dalla "violenza settaria" e dalla "guerra civile", la grossa novità sono gli attacchi contro moschee e bazar sciiti da parte dei sunniti. La vera novità, quella che non viene riportata dalla CNN, è che in Iraq si pensa di ricorrere all'Opzione Salvadoregna. Si tratta di una campagna di terrore da parte di squadre della morte armate ed addestrate dagli Usa, che attaccano sia i sunniti che gli sciiti. Il fine è di suscitare una vera guerra civile e causare la fine dell'Iraq, lo scopo originale dell'amministrazione Bush.

Il Ministero dell'Interno a Bagdad, controllato dalla CIA, dirige le principali squadre della morte. I loro membri non sono esclusivamente sciiti, come vuole la leggenda. I più brutali sono gli 'Special Police Commandos', guidati da sunniti, ex alti funzionari del partito Ba'ath di Saddam. Questo corpo è stato formato ed addestrato da esperti "anti-insurrezione", compresi veterani delle operazioni terroristiche della CIA in America Centrale negli anni '80, in particolare nel Salvador. Nel suo nuovo libro Empire Workshop (Metropolitan Books), lo storico americano Greg Grandin descrive così l'Opzione Salvadoregna: "Appena in carica, (il presidente) Reagan ci andò pesante con l'America Centrale, lasciando di fatto che i più accesi militaristi dell'amminisìtrazione impostassero ed attuassero la linea politica. Nel Salvador essi investirono più di un milione di dollari al giorno per finanziare una letale campagna anti-insurrezione... alla fine, gli alleati degli Usa in America Centrale durante i due mandati di Reagan uccisero più di 300.000 persone, ne torturarono centinaia di migliaia, e ne fecero andare in esilio milioni".

Anche se l'amministrazione Reagan ha generato gli attuali "Bushite", o "neo-con", lo schema fu messo a punto ancora prima. In Vietnam squadre della morte addestrate, armate e dirette dalla CIA uccisero fino a 50.000 persone nell'Operazione Phoenix. A metà degli anni '60 in Indonesia funzionari della Cia compilarono le "liste della morte" per l'orgia omicida del generale Suharto durante la sua presa del potere. Dopo l'invasione del 2003, era solo questione di tempo prima che questa venerabile politica fosse messa in atto in Iraq.

Secondo lo scrittore investigativo Max Fuller (National Review Online), il dirigente chiave della CIA nelle squadre della morte del Ministero degli Interni "si è affilato i denti in Vietnam prima di spostarsi a dirigere la missione militare in Salvador". Il professor Grandin nomina un altro veterano dell'America Centrale il cui incarico attuale è di "addestrare una spietata forza anti-insurrezione costituita da criminali ex ba'athisti". Un altro, dice Fuller, è ben noto per la sua "produzione di liste della morte". Una milizia segreta guidata dagli americani è il Facility Protection Service, che è stato responsabile di bombardamenti. "Le Special Forces Britanniche ed americane," conclude Fuller, "in collaborazione coi servizi di intelligence (creati dagli Usa) presso il Ministero della Difesa, stanno inscenando falsi bombardamenti degli insorti contro gli sciiti".

Il 16 marzo Reuters ha riportato l'arresto di un "security contractor" nella cui auto sono stati trovati armi ed esplosivi. L'anno scorso due britannici travestiti da arabi sono stati colti con un'auto piena di armi ed esplosivi; le forze britanniche hanno sfondato la prigione di Bassora per liberarli. Il Boston Globe ha scritto di recente: "L'unità anti-terrorismo dell'FBI ha lanciato una vasta investigazione su un giro di furti negli Usa, dopo aver scoperto che alcuni dei veicoli utilizzati come auto-bombe in Iraq, compresi attacchi mortali contro militari americani e civili iracheni, erano stati probabilmente rubati negli Usa, secondo alti funzionari governativi".

Come ho detto, tutto ciò è gia stato messo in atto prima, proprio come la preparazione del pubblico americano ad un atroce attacco all'Iran è simile all'invenzione delle armi di distruzione di massa in Iraq. Se quell'attacco verrà, non ci saranno né preavviso, né dichiarazione di guerra, né verità. Imprigionati nell'ascensore dell'Hilton, fissando la CNN, i miei compagni di viaggio sono scusati di se non capiscono il Medio Oriente, o l'America Latina, o nient'altro. Sono isolati. Niente gli viene spiegato. Il Congresso tace. I Democratici sono in fin di vita. Ed i media più liberi al mondo insultano il loro pubblico ogni giorno. Come disse Voltaire: "Coloro che possono farti credere cose assurde, possono farti commettere cose atroci".

 

 

Fonti: http://www.zmag.org/italy/fisk-opzionesalvadoregna.htm
http://www.newstatesman.com/200605080016

Traduzione a cura di Bernardino Tolomei per ZNet