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Il ritorno di Roberto Calvi

di Michele Altamura - 25/05/2006





Conclusosi il voto alla fiducia al governo in Senato, Prodi, nelle sue vesti di premier, non ha perso altro tempo e ha annunciato il ritiro perentorio delle truppe dall’Iraq, ma in tempi molto più brevi di quanto non avesse deciso la CdL. Allo stesso tempo, l’ONU chiede agli Stati Uniti di chiudere il carcere di Guantanamo e tutte le prigioni segrete e illegali, mentre il segretario generale, Kofi Annan in visita in Cina, dichiara una pronta collaborazione con il governo cinese.
Non bisogna tuttavia lasciarsi ingannare da questo clima di distensione e tranquillità: questa è la pace che prelude la guerra, è il ricatto del Quwait Gate che incombe sulla politica internazionale.
Ognuno di essi ha uno scheletro nell’armadio di miliardi di dollari riciclati da Clearstream, sono tutti ricattati, ormai la politica non è altro che un vespaio, nasconde solamente corruzione e gravi omissioni. Chi controlla la regia di questo risiko diabolico è la medesima entità che ha derubato il Quwait e schiavizzato il popolo iracheno: i ladroni sono diventati le istituzioni e i giudici dei loro vassalli, che diventano dunque capri espiatori e ottimi servi.
Dietro a tutto questo si nasconde, signori, la più grande consorteria massonica, la “Bridge Forum Dialogue”, considerata associazione intellettuale culturale, ma composta dalle più grandi cariche delle istituzioni sovranazionali europee: il presidente è il governatore della Banca Centrale del Lussemburgo, il vice presidente è il presidente della Corte di Giustizia Europea, e accanto a loro il presidente della Corte dei Conti europea, il presidente della European Investment Bank, il presidente della Federazione di Borse Valori Euronext.
Tra i membri figura anche il presidente onorario della Clearstream, la società di tesoreria accentrata delle banche europee: Clearstream è massoneria pura, è il braccio esecutivo e la cassaforte dei conti correnti del riciclaggio internazionale. Il suo nome ricorre ovunque vi siano scandali e corruzioni, uscendo sempre illesa da ognuno di essi ma con una schiera di vittime alle spalle.
Pochi anni fa, in seguito alle indagini effettuate dall’Olaf, venne colpito da uno scandalo di corruzione l’Eurostat, e in particolare due alti funzionari dell’Istituto Statistico Europeo, accusati di aver distratto e deviato 900.000 euro dai fondi europei. Quello che sfuggì agli investigatori in quell’occasione fu il fatto che l’operazione dei due funzionari in realtà copriva la corruzione dell’Eurostat che, mediante la creazione di società off-shore a cui attribuire i finanziamenti provenienti dall’istituto stesso, trasferiva e deviava i fondi con il benestare della Banca del Lussemburgo. I tentacoli dell’Olaf, che riceveva fondi e finanziamenti dalla Bridge Global Forum, sono giunti un po’ ovunque, infiltrandosi in altri scandali, accusando singoli faccendieri e gettando una nube sulle vere truffe che le operazioni nascondevano. I due funzionari inquisiti erano anch’essi membri del Bridge Global Forum, e , non a caso uscirono illesi da quel grande scandalo che li aveva colpiti, senza che venne coinvolto l’Istituto statistico e la Banca del Lussemburgo, che anche il quel caso fece ricorse ai canali interbancari della Clearstream.
Questa stanza di compensazione internazionale, protetta dalle leggi di del Lussemburgo sulla segretezza delle tecniche bancarie, è collegata ad uno dei misteri italiani tutt’ora irrisolti, l’omicidio Calvi, che presenta dunque forti correlazioni con le logge Massoniche. La Clearstream consentì i trasferimenti di denaro del Banco Ambrosiano in una banca a Contras in Nicaragua, e a Solidarnosc in Polonia, stando alle dichiarazioni di un suo ex-dipendente, Ernest Backes, che dichiarò di essere stato licenziato per aver visto troppo. Nel 1990, i conti del Banco Ambrosiano superavano le attività di oltre il 50%. Il Banco Ambrosiano allora riciclava i soldi della droga e della dei traffici di armi per le mafie italiane e americane, e, negli anni ottanta i fondi del Vaticano. I direttori corrotti deviarono questi fondi in fondi banche fittizie (banche schermo) a conti di società personali solo di copertura residenti in Svizzera, Bahamas, Panama e gli altri porti lungo la costa. Banco Ambrosiano crollò nel 1982 con un deficit di più di un miliardo di dollari: qualcuno ha rubato i suoi soldi, o semplicemente di sono persi nelle rete telematiche della Clearstream.
Devono far riflettere a questo punto le parole di Christian Basano, l’ex revisore contabile perseguitato dai giudici, che nel descrivere la morte accidentale dell’ex-agente della DTS che si era occupato dell’Affaire Ferrayé, Daniel Levavasseur, ha ricordato la morte di Calvi, impiccato sotto un ponte di Londra.