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Gli USA contro Karzai

di Gianfranco La Grassa - 26/01/2011

 




<<<Questo è il tipico modo di procedere degli Usa verso gli alleati scomodi. E' ormai noto che Karzai si concede qualche mossa autonoma sia verso i talebani sia verso certi ambienti pakistani non proprio in linea con il "padrone". Quando vi furono le elezioni e Karzai vinse, ci si ricorderà che, in un primo tempo, fu ventilata l'ipotesi di rifarle per "provati brogli" (certamente vi erano come in ogni elezione in paesi controllati dagli americani o sobillati dagli stessi). Poi si lasciò correre perché il rischio di rotture interne ai "subordinati" afgani era troppo forte. Allora si ricorre adesso ad altre manovre. Qui abbiamo un presidente drogato, altrove puttaniere e festaiolo più qualche altra cosa. Questo il modo americano di governare il mondo, un metodo che andrà incontro a sempre maggiori difficoltà e "scornate".>>>

 



Afghanistan, lo 007 privato e la Cia-ombra al lavoro per screditare Karzai



Il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, non piace agli Stati Uniti e per questo da anni sarebbe al lavoro, dalla California, una squadra di spie private facenti capo ad un ex agente della Cia che lavorerebbe appunto a questo obiettivo: raccogliere elementi a discredito di Karzai e di suo fratello, Ahmed Karzai, allo scopo di defenestrarlo. Lo riporta oggi il New York Times, che pubblica un servizio in prima pagina sulla figura e sull’attività segreta di Duane Clarridge, un ex agente della Cia di 78 anni che ha formato una sua agenzia privata, la Eclipse, dotata di 200 agenti e attiva sia in Afghanistan sia in Pakistan.



Senza ricevere finanziamenti federali, ma avvalendosi soltanto di fondi privati (come ha consentito la privatizzazione dell’intelligence disposta dall’amministrazione di George W. Bush, che ha dato via libera ai cosiddetti ‘contractors’), la Eclipse sarebbe da anni al lavoro per raccogliere informazioni tali da eliminare politicamente il presidente Karzai e l’attuale sistema di potere afghano che a lui fa capo. Eclipse fornirebbe in segreto i suoi servizi al Pentagono, al punto che alcune operazioni militari condotte ”almeno fino alla scorsa primavera” nei territori di guerra sarebbero state messe a punto sulla base di informazioni raccolte da questa Cia-ombra.



Il New York Times rivela che a parere di Clarridge il presidente Karzai sarebbe un eroinomane e per riuscire a dimostralo Eclipse starebbe cercando di risalire al dna del presidente afghano. Sul piano ufficiale, però, il Pentagono nega di aver alcun tipo di rapporto con Clarridge, un agente che ha chiuso ufficialmente da tempo i suoi rapporti con la Cia. Secondo Clarridge, la Cia attuale altro non è se non un gruppo di burocrati capace soltanto di ingolfare l’efficacia della politica estera americana. Per questo Clarridge avrebbe deciso di procedere e operare autonomamente.



Il New York Times riporta che di recente sarebbe stata proprio l’agenzia di questo ex agente Cia a mettere in circolazione alcune notizie giudicate inattendibili. Come, per esempio, quella secondo cui il mullah Omar, il capo dei talebani, sarebbe stato colpito da un attacco cardiaco e per questo ricoverato in ospedale sotto la protezione dei servizi segreti pakistani. Stando a Clarridge – scrive il New York Times -, Karzai e il fratello Ahmed sarebbero il vero ostacolo al successo americano in Afghanistan, e per questo andrebbero rimossi.



Un’operazione ‘sporca’ alla quale, in segreto, starebbe appunto lavorando l’agenzia Eclipse. Il quotidiano riporta peraltro che Clarridge non vanta un curriculum di tutto rispetto: fondatore dell’Antiterrorismo della Cia, fu a suo tempo condannato per lo scandalo Iran-Contra (la fornitura segreta di armi all’Iran in cambio di fondi per finanziare i Contras, la guerriglia in Nicaragua). L’allora presidente George W. H. Bush gli concesse la grazia. Sotto la Cia, Clarridge lavorò anche in Italia, ma i giudizi nei suoi confronti dell’ambasciatore Richard Gardner furono negativi: lo defini’ ‘devious’, uno cioè che ‘va per conto suo’.