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Un giaguaro Nato pronto ad azzannare l'Africa

di cvfaidate - 17/06/2006

 


Un giaguaro Nato pronto ad azzannare l'Africa

Un giaguaro che ruggisce minacciosamente sullo sfondo dell'Atlantico con la scritta «Capo Verde»: è l'emblema dell'esercitazione Steadfast Jaguar (Giaguaro risoluto) iniziata ieri dalla «Forza di risposta della Nato» (Nrf) in questo piccolo arcipelago (4.000 chilometri quadrati , 400.000 abitanti) al largo della costa senegalese. Vi partecipano forze terrestri, navali e aeree, con oltre 7.000 uomini, coordinate dal quartier generale di Brunssum (Paesi bassi). Il comando operativo è affidato a un quartier generale galleggiante a bordo della Mount Whitney, «nave di comando e controllo statunitense». L'esercitazione, la cui fase principale si svolge dal 15 al 28 giugno, simula la «risposta» della Nrf a «incidenti sulle isole di Capo Verde e nell'area circostante».
Queste grandi manovre, le maggiori sinora effettuate, hanno lo scopo di testare la capacità della Nato di «proiettare la Nrf a distanza strategica dal continente europeo». Al termine, annuncia un comunicato ufficiale, la Nrf raggiungerà la piena capacità operativa. La Nato disporrà così di una forza di 25.000 uomini ad alta prontezza, in grado di essere proiettata entro cinque giorni «per qualsiasi missione in qualsiasi parte del mondo», dove potrà operare per un mese in modo autosufficiente. Nella conformazione standard (espandibile), sarà composta da una unità terrestre con «capacità di penetrazione», una portaerei col suo gruppo di battaglia, un gruppo anfibio e uno aereo in grado di effettuare 200 incursioni al giorno. Al momento dell'impiego la Nrf, le cui forze sono fornite a rotazione dai paesi Nato, verrà posta direttamente agli ordini del «comandante supremo alleato in Europa» (sempre un generale statunitense).
L'Italia partecipa alla Nrf con il Comando di Solbiate Olona (Va), utilizzato come «comando sempre disponbile per interventi multinazionali in aree di crisi» e con varie unità: reggimenti di alpini, paracadutisti, bersaglieri, artiglieria e supporto logistico. Vi partecipa anche con una componente navale, formata da quattro unità, e con una aerea, formata da diversi velivoli tra cui i Tornado. Per di più, il Comando Nato di Napoli (Allied Joint Force Command) dirige la Nrf a rotazione con quelli di Brunssum e Lisbona. La rotazione però è relativa: quando nel giugno 2005 la responsabilità della Nrf è stata trasferita da Napoli a Lisbona, il comando è passato dalle mani dell'ammiraglio statunitense G. Ulrich III (comandante sia del Joint Force Command di Napoli che delle Forze navali Usa in Europa) a quelle del vice-ammiraglio statunitense J. Stufflebeem del comando di Lisbona.
E' stato quindi sicuramente il Pentagono a scegliere l'arcipelago di Capo Verde, «gentilmente concesso dal governo», per l'esercitazione che rende pienamente operativa la Nrf. Anche se la Nato assicura che è uno «scenario completamente fittizio», la sua scelta non è casuale. Da tempo il Pentagono si muove per rafforzare la propria presenza militare in Africa, soprattutto nell'Africa occidentale che oggi fornisce il 15% del petrolio importato dagli Usa e che, entro il 2015, ne dovrebbe fornire il 25%.
Gli interessi in gioco sono enormi: in Nigeria, maggiore produttore petrolifero dell'Africa, il 95% della produzione è in mano a poche multinazionali, tra cui la Shell che ne controlla oltre metà. Lo stesso avviene in Ciad il cui petrolio, esportato attraverso un oleodotto che attraversa il Camerun, è controllato da un consorzio internazionale capeggiato dalla Exxon-Mobil. Tale dominio viene però ora messo in pericolo dalla ribellione (anche armata) delle popolazioni e dalla concorrenza cinese.
Da qui il piano del Pentagono di costituire basi militari in Africa occidentale e rafforzare la capacità d'intervento dall'esterno. Ecco quindi la Nrf da proiettare, sotto comando Usa, «per qualsiasi missione in qualsiasi parte del mondo» nel giro di cinque giorni. Mentre i parlamenti europei saranno ancora a discutere se intervenire o no.

Manlio Dinucci
Fonte:http://www.ilmanifesto.it
17.06.06



Steadsfast Jaguar 2006 - Esercitazione NATO a Capo Verde
01/06/2006 - 12/07/2006

A meno che non siate appassionati di "giochi di guerra" o che non crediate davvero che la guerra sia la soluzione ai problemi dell'umanità,
vi consigliamo di restare lontano da Capo Verde nel mese di giugno e nella prima metà del mese di luglio di quest'anno.

In teoria resteranno escluse dall'esercitazione solo le isole di Boavista, Maio e Brava, ma (ricordate Ustica?!) è molto meglio non trovarsi su un aereo in volo, nei paraggi, durante quel periodo.
Inoltre non sarà proprio esaltante dover dividere le stutture alberghiere e turistiche con militari non certo inclini alle buone maniere e che, nell'occasione, dovranno "simulare" comportamenti guerrieri.

Diamo, di seguito alcuni dati desunti dagli articoli apparsi sul sito telematico (
www.asemana.cv ) del principale giornale di Capo Verde (A Semana).
Gli articoli sono riportati, integralmente e in Portoghese, in calce a questa pagina.

"...il Comando Generale delle Forze Armate della Nato sarà localizzato nella città di Mindelo (S.Vicente)."
"...l'esercitazione decorrerà tra giugno e luglio del 2006, nelle isole di S.Vicente, Santo Antao, Sal, Santiago e Fogo..."
"...il grosso dell'esercitazione avrà luogo durante le prime settimane di giugno, con l'arrivo delle forze provenienti dai vari paesi della Nato, Europa, e USA. La seconda fase, che va dal 14 al 28 giugno consiste nell'esercitazione propriamente detta. L'ultima concernerà il ritorno delle forze militari alla loro base di origine ed avrà luogo dal 28 di giugno al 12 di luglio."
"...le isole di Santo Antao e S. Vicente che oltre a servire la logistica, accoglieranno le esercitazioni che abbracciano le componenti terra, mare ed aria. A Fogo saranno sviluppate azioni nell'area dell'evacuazione umanitaria. A Santiago avranno essenzialmente luogo attività di comunicazione e coordinazione diretta con le autorità governative e militari. L'isola di Sal, dove si trova l'Aeroporto Internazionale, funzionerà come base per accogliere le aeronavi. Ci sarà il sorvolo dei mari, il movimento delle aeronavi e il trasporto fra le isole dei circa seimila soldati che partecipano a questa operazione."
"...l'esercitazione propriamente detta avrà luogo tra il 15 e il 28 di giugno. I nostri aerei militari avranno base a Sal, e avremo unità terrestri che opereranno a S.Vicente e Santo Antao, oltre alle forze navali le cui esercitazioni avverranno nelle acque capoverdiane tra Sal, S.Vicente e Santo Antao. ...Specificatamente in S.Vicente, oltre ad un contingente di 1200 uomini, su un totale di 7000 in tutto il Paese, la Nato avrà una base logistica, dove stazioneranno tutte le unità che supporteranno l'esercitazione, precisamente, tra altre, gli equipaggiamenti per il trasporto, i servizi medici, gli equipaggiamenti per la purificazione dell'acqua, ossia, tutto quello che serve per l'appoggio ai soldati.
Una delle attività previste avverrà nell'isola di Fogo dove sarà portata a termine una "Operazione Umanitaria Portuale", secondo il portavoce della Nato, che ha indicato che si tratterà di "rispondere ad una richiesta di aiuto delle autorità capoverdiane per l'evacuazione della popolazione in un scenario di eruzione vulcanica", una operazione che non ha un "timing" stabilito per essere effettuata ma che dovrà avvenire "tra il 23 e il 27 di giugno".

Fonte:http://www.cvfaidate.com/steadsfast.htm