L’Iran delle loro brame...
di Lorenzo Moore - 18/10/2011
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E’ evidente la connessione temporale con l’ultimo scacco subìto dal governo degli Stati Uniti in sede Onu, dove, appena una settimana fa, il veto di Russia e Cina ha bocciato l’ultimatum che avrebbe voluto ingiungere ai siriani di sbarazzarsi del loro legittimo governo nel giro di trenta giorni.
Non solo. E’ manifesto anche il contesto geopolitico e geoeconomico che è la base di origine delle minacce Usa all’Iran.
Impantanati in una “primavera araba” che non si sta risolvendo affatto in un consolidamento della supremazia atlantica nel Vicino e Medio Oriente (oltre alle guerre non vinte o perdute in Iraq e in Afghanistan e oltre al mancato dominio della Somalia, Bahrein, Oman, Yemen ingovernabili, offensiva “democratica” in Libano nello status quo, nulla di fatto in Siria, Egitto destabilizzato e non “normalizzato”, Libia non omologata, Maghreb in effervescenza sotterranea), Washington e Londra cercano di “distrarre” la propria pubblica opinione con obiettivi “lontani” dalla terremotata situazione interna. L’arresto di oltre settecento pacifici manifestanti contro gli speculatori di Wall Street è un sintomo più che palese dello scollamento sociale e della grave crisi economica e del lavoro che destabilizza gli stessi States.
Le minacce all’Iran rappresentano questo “diversivo”, già applicato nella storia nei momenti più difficili di gestione del potere da parte degli atlantici.
Il problema vero è che né gli Stati Uniti, né l’alleato-suddito britannico vorranno accettare l’evidenza dell’ inizio del loro declino nel dominio di buona parte del mondo. Con la conseguenza di una stretta alla corda della propria base coloniale più importante, l’Europa dell’Ue, e di una briglia più sciolta per il “nuovo gendarme” attivato nel Mediterraneo, anche occidentale: la Turchia. Con il corollario dello schieramento di missili e dispositivi bellici alle frontiere con il mondo “non omologato” all’Occidente, Russia e Iran inclusi.
Per adesso soltanto “rumori” di guerra… Ma, si sa, quando un cane è infettato, morde.