Un solo amore

di Giuseppe Gorlani - 10/11/2011

   Un solo sole, tanti fiori, tante foglie, tanti orditi. Un solo amore, tante labbra, tanti cuori, tanti bagliori negli sguardi. Miriadi. Una sola vita, tante stelle, tanti evi, tanti oceani con infinite onde.

   Abissi su abissi nell’Impensabile. E noi ci inchiniamo, ci sediamo, chiudiamo gli occhi e dai lacci del pensiero nell’intimo ci sciogliamo, mentre l’autunno avanza sull’erba, cambiandone i colori, riducendo cavallette e farfalle. Così il ramo verde si dissecca e geme agitato dal vento che infine lo restituisce alla terra, dove si disferà confondendosi col buio. E nel buio il fuoco: lingue sapienti, fiamme, ardori, guizzi, saette. E nel buio il suono, la musica che non svanisce, la voce limpida che rasserena.

   Non soffrire, riconoscilo: sei nella felce e nel sambuco, come la farfalla indugi sugli ultimi fiori. Nessuna fine ti aspetta: l’ultimo respiro sfuma in un altro soffio e così via. Se ne sei consapevole il respiro non è più tale. E la danza suscitata dall’alternarsi misterioso di luce ed ombra si risolve nell’Oro immutabile.

   C’è un solo cielo, un solo amore per tutti gli esseri crocifissi nell’eternità.