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L’aggressore aggredito

di Voltaire - 19/07/2006

 
« L’aggressore aggredito » secondo Libération, Le Figaro e Le Monde

Hezbollah ha fatto prigionieri, mercoledì 12 luglio, 2 soldati israeliani che si erano introdotti in territorio libanese, nella regione di Aita al Shaab, vicina alla frontiera israeliana. Lungi dal presentare le sue scuse per aver violato la sovranità del Libano e dal chiedere di recuperare i suoi soldati, il Primo ministro israeliano Ehud Olmert ha definito quella cattura « rapimento » e pure « dichiarazione da atto di guerra ». L’indomani ha fatto bombardare Beirut e alcuni villaggi di confine.
Nella loro edizione del 13 luglio 2006, Libération e Le Figaro hanno prontamente adottato la posizione israeliana secondo la quale in ogni circostanza è Israele ad essere la vittima. I tre quotidiani francesi riprendono a loro volta il termine « rapimento », come se un commando di Hezbollah avesse commesso un’incursione in Israele per rapirvi dei soldati. Essi rafforzano così un’immagine radicata nella memoria collettiva : durante la guerra civile, un gruppo sciita aveva rapito e sequestrato ostaggi francesi. Non importa che la guerra civile sia finita da tempo e che Hezbollah sia diventato un partito di governo, l’anacronismo serve alla propaganda di Tel Aviv.

Il titolo scelto da Libération è inequivocabile : « Israele punisce il Libano per rapimento ». Le Figaro va molto più lontano : « Dopo Hamas, Hezbollah attacca Israele su un nuovo fronte». In un titolo, il quotidiano del gruppo Dassault nega che Zahal occupi i Territori palestinesi e abbia violato il territorio libanese. Capovolge l’ordine delle cose e pretende che siano Hamas e Hezbollah ad aver violato la sovranità israeliana.
Proseguendo sino alla logica conclusione il suo sostegno all’espansionismo israeliano, Le Figaro non esita a puntare il dito accusatore, servendosi di analisi dei commentatori israeliani, contro i futuri nemici di Israele : « il regime siriano dà rifugio alla direzione politica di Hamas in esilio, che incarna l’ala più dura del movimento islamista. Esso è anche il principale sponsor di Hezbollah, sciita filo-iraniano. [...] Colpendo Damasco, Zahal prenderebbe due piccioni con una fava ».

Infine, Le Monde, nel suo articolo « Dopo Gaza, il Libano : Israele in guerra su due fronti » comparso il 13 luglio 2006, datato 14, chiarisce subito la sua posizione con questo sottotitolo : « Zahal risponde a Hezbollah e bombarda obiettivi a Beyruth ». Il quotidiano serale precisa poi che, « Tra Gaza e il paese del Cedro, Israele si ritrova così impegnato su due fronti. Il detonatore è stato, nei due casi, la cattura dei suoi soldati, con l’obiettivo di scambiarli contro prigionieri da esso detenuti ».
Così, con bell’unanimismo, i tre principali quotidiani nazionali francesi falsificano i fatti e riprendono per conto loro la retorica sionista.

11 luglio 2006
Fonte: Voltaire, édition internationale
Visto su:
http://www.eurasia-rivista.org/