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Democrazia?

di Lorenzo Parolin - 15/12/2013

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Distilla e ridistilla l’Occidente, l’elisir che da ultimo esce dall’alambicco è la democrazia.

Quella di riconoscere al popolo in maggioranza la facoltà di comandare e di fare leggi fu un’idea geniale, ma un palato fine, che assaggi quel liquore, subito lo sputa. Il meglio del meglio è ancora imbevibile.

Il nostro mondo e tutto l’universo sono governati da leggi precisissime che la scienza pian piano sta scoprendo; pensi davvero che solo per l’uomo non ci siano leggi da rispettare? Sei proprio sicuro che l’uomo sia nato da solo, frutto del caso e che quindi non debba riconoscere alcun creatore e alcuna legge sopra di lui? L’uomo moderno, non vedendo Dio e non conoscendo le sue leggi, anziché cercarlo e cercarle, ha tagliato corto ed ha deciso di fare da solo, ma è pericoloso inventarsi a piacere leggi non vere, diverse da quelle fatte dalla Natura.

A nessuno è permesso di inventarsi delle leggi e di dare dei comandi, nemmeno alle maggioranze; le leggi che riguardano l’uomo e l’universo ci sono già e all’uomo conviene scoprirle e servirle, e chi agisce in modo diverso lo fa a suo danno. È un errore madornale voler fare senza Dio o a dispetto di Dio, anche se è vero che Dio sta nascosto, o meglio, che non si riesce a vederlo.

L’uomo moderno ignora lo spirito e sorride quando si parla di anima e di Dio, ma lo spirito, benché invisibile ed irrazionale, ad insaputa di molti fa parte della realtà e, se è trascurato, ci condanna a non comprenderla e quindi a non poterla governare. È come voler costruire un mosaico senza i pezzi più importanti: tu puoi girare e rigirare come vuoi quelli che hai in mano, ma il disegno non prenderà mai forma.

Perché meravigliarsi se, nonostante il progresso economico, nonostante l’esercizio della più ampia libertà e il soddisfacimento di tutti i desidèri immaginabili, la nostra società continua a marcire anziché crescere? Se, con l’intento di migliorare le cose, le nostre società si sfaldano, perché non capire che l’uomo, senza Dio, è troppo scarso per fare qualcosa di buono? Perché non capire che non è Dio a  star nascosto, ma l’uomo ad essere cieco e bisognoso di una guida? Non sarà meglio mettersi alla ricerca di questo Dio e delle sue leggi?

E come? E dove? Chiederà qualcuno.

È semplice: se tu scegli dei sassi tondi come materiale da costruzione, puoi avere i migliori capomastri a disposizione, ma più di qualche muretto non riuscirai a realizzare, senza che qualcosa crolli; se tu invece produci pietre squadrate o mattoni, potrai costruire facilmente.

Similmente, anziché comandare come fanno i nostri politici, òccupati di politica, ma come servitore; anziché essere egoista e superbo, sii caritatevole e umile; costa fatica, ma ti stupirai dei risultati.

Questi comportamenti semplici sono conformi alle leggi eterne che regolano la crescita dell’uomo, tutti gli altri sono belli e secondologica, ma alla fine generano disastri.

Come vedi, è necessario fare una conversione ad “U” e ripartire dalla parte opposta. Su questa strada pian piano Dio si manifesterà e ti riempirà la vita.[rif. L1/73]