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“Fatti” d’Israele

di G. La Grassa - 22/08/2006

 
Dalla missione di “disarmante” pace in Libano sembrano fuggire tutti quanti. La Germania, che nei giorni scorsi aveva ampiamente manifestato la sua posizione rispetto ai fatti medio-orientali annullando la visita del proprio Ministro degli Esteri in Siria per le dichiarazioni di Assad, fa oggi sapere che per “ovvie” ragioni storiche (ovvie un paio di palle visto che sono passati 60 anni dalla seconda guerra mondiale, con evidente stravolgimento dei ruoli tra ex angariati di ieri e nuovi aguzzini di oggi) non potrebbe mai sparare sugli israeliani. I francesi hanno fatto lo stesso perché, a quanto pare, le regole d’ingaggio non sono chiare, dopo essere stati co-autori della risoluzione ONU. Così dai cinquemila uomini promessi sono passati a duecento, da inviare in “strategiche” zone di retroguardia per evitare vittime.

E’ rimasta sola soletta la nostra “grande” Italia, “generosa” sostenitrice dell’equivicinanza, con i suoi 2000 soldati in prima linea. Prodi ha mostrato il suo solito entusiasmo nonostante gli sia capitata la pagliuzza più corta. Continua a farci i suoi truci scherzi da prete.

Nel frattempo il clima politico italiano si arroventa a causa del documento dell’Ucoii intitolato “Ieri stragi naziste-Oggi stragi israeliane: Marzabotto=Gaza, Fosse Ardeatine=Libano”. Se a destra è il solito piagnisteo filo-sionista a farla da padrone, a sinistra si affrettano a….non essere da meno. Sentite il poco pantagruelico Fassino: “Il paragone tra Israele e i nazisti è vergognoso e assolutamente inaccettabile”. Invece, quella testa d’uovo di Marco Rizzo, il quale sembra vivere appollaiato sul muretto del paese delle meraviglie, dice solennemente che esiste un clima d’intolleranza da ambo le parti. Rizzo rompi lo specchio magico e vieni a vivere nella realtà così finalmente vedrai dove sta l’intolleranza!

Giustamente l’Ucoii non fa un passo indietro rispetto a quanto sostenuto, e come potrebbe del resto? Per quanto tempo ancora dovremo sentire giustificare le nefandezze israeliane dell’oggi con il fatto che i nazisti li hanno passati, più di mezzo secolo fa, per i forni crematori ? Forse sarebbe il caso di non proseguire su questa strada, immaginate un po’ se i discendenti degli indiani d’America decidessero di attuare la loro nemesi sui discendenti dei Pilgrim Fathers. La gravità della Shoà (vergognosa crudeltà di un’epoca storica) è poco paragonabile all’eccidio subito dai nativi americani dopo il 1492.

Del resto se l’Ucoii compra una pagina a pagamento, in un clima di attacco continuo e indiscriminato alla comunità islamica, non vuol forse dire che tutti i giornali e le televisioni stanno sostenendo le posizioni d’Israele? E allora, caro Rizzo, di chi è l’intolleranza? Se un quotidiano o un telegiornale accusasse Rizzo di qualcosa che non ha fatto o non ha detto, lui invierebbe subito una smentita (che non gli costerebbe un centesimo), questi dell’Ucoii sono pure costretti a pagare per far emergere la loro verità.

Oggi però ho capito tutto, il partito di Rizzo non è il Partito dei Comunisti Italiani, bensì il Partito dei Cogl…Italiani



Appendice (G. La Grassa)

Dal Corriere di oggi: "il primo ministro Olmert telefona a Prodi: 'E' importante che l'Italia guidi la forza multinazionale in Libano'. Alla richiesta israeliana si aggiungono il sostegno [l'italiano è difettoso anche nel "più venduto" giornale italiano] di Blair e degli USA". Oltre all'italiano fa difetto anche la completezza dell'informazione. La frase (della telefonata) di Olmert è quella riportata in un comunicato di Palazzo Chigi. Ma nel comunicato, appena di poco successivo, arrivato da Israele si trova questa aggiunta: "E' importante che l'Italia guidi la forza multinazionale e mandi forze di supervisione nei valichi di confine tra Siria e Libano". Quei valichi, cioè, attraverso i quali, secondo Israele, arrivano le armi agli Hezbollah. L'Italia è ben vista per assolvere questo compito. Come ho già detto, ci sono fatti che assumono il carattere di "cartine tornasole", indicano quali processi (qui politici e non chimici) sono in corso e quali scelte assumono i vari "personaggi" (individuali come collettivi quali sono i Governi, gli Stati, ecc.) in tali processi. Lo schieramento congiunto di USA, Inghilterra, Israele, per un comando italiano ben segnala qual è la posizione del nostro Governo, ben nota agli altri Governi tramite quelle discrete (cioè segrete) comunicazioni che intercorrono tra le varie diplomazie senza che la "ggente" ne sappia nulla.

Detto senza mezzi termini: D'Alema si fa fotografare a Beirut a braccetto con un ministro che è militante di Hezbollah; e poi telefona a "Condy" (Rice) per avvertirla che simile mossa serve a scopi interni, di coalizione-arlecchinata che sta al Governo, ma che non tema: l'Italia è saldamente dalla parte di Israele e USA.

Di fronte alle condanne "di tutte le forze" (dopo la sdegnata dichiarazione di Fassino, da me colta al TG3 di ieri, leggo oggi quelle, quasi altrettanto sdegnate, del "comunista" Rizzo) per il manifesto pubblicato a pagamento dall'UCOII (comunità islamica italiana), è uscita una dichiarazione del presidente di quest'ultima che mi piace riportare: "Quello che chiedono queste persone [del tipo di quelle poco sopra citate] non mi interessa; noi abbiamo soltanto riportato 763 tragedie provocate dagli israeliani. Mi dicano questi signori se hanno qualcosa per confutare questi numeri e mi dicano dove erano [corsivo mio] quando, solo nel mese di luglio, gli israeliani hanno ucciso 100 palestinesi e distrutto migliaia di case in Libano". E Picardo, segretario dell'UCOII ha aggiunto: "Si tratta di reazioni scomposte come d'altronde accade ogni volta che si critica la politica di Israele".

Ben detto: l'Olocausto di 60 e passa anni fa continua a coprire gli orrori dei massacratori di oggi, perché chi li critica è "antisemita" (forse gli arabi sono ariani? L'imbecillità delle reazioni si vede anche da questa "piccola confusione").