Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Cossiga e d'intorni

Cossiga e d'intorni

di Giancarlo Chetoni - 25/08/2006

Chetoni - Kossiga e d’intorni Rispondi citando

Ci devono essere ragioni di eccezionale urgenza e gravità per giustificare ieri la presenza a “ Gerusalemme “ , allo Yad Vashem, del Senatore Kossiga. Il già ministro degli Interni durante il rapimento Moro, casca sempre tutto a fagiolo, è da mesi un malato terminale per un cancro all’intestino. Fatica a stare in piedi, eppure a 80 anni e passa di età con uno stato di salute precarissimo, ha trovato lo spunto per affrontare il calvario di un viaggio segnato dalla somministrazione di flebo e antidolorifici.

Nella “ capitale “ , unica, indivisibile ed eterna, così almeno dicono da quelle parti, dello “ Stato di Israele “ l’ex Presidente della Repubblica si è dichiarato amico degli ebrei.

“ … sono quiì – ha affermato- perché Israele è l’unico Stato democratico del Medio Oriente. Difenderlo significa difendere l’ Occidente dalla “ guerra santa “, dall’estremismo contro “ ebrei e crociati … “ ( evidentemente ha assimiliato bene anche da “ grande vecchio “ il linguaggio di Al Qaeda da Langley. nda ). Ha poi definito Hezbollah un movimento che pratica il terrorismo anche se considerato da alcuni politici italiani un legittimo partito politico. ( evidentemente l’attacco è a D’alema che va a braccetto con deputati del partito di Dio a Beirut. nda)

La sua ultima uscita, in ordine di tempo, è stata quella di presentare una denuncia, molto fumosa, al Procuratore della Repubblica di Brescia Tarquini perchè togliesse a quella di Milano le indagini sul rapimento Abù Omar. Dove c’è una strage, un attentato o un rapimento o qualche brutto affare del SISMI “ deviato “ c’è sempre l’uomo di Capo Marrangiù, di Gladio e Affiliati.

Per identificare il “ lavoro “ di Kossiga basterà sapere che è un abilitato a viaggiare sui sommergibili atomici d’attacco della Us Navy che stazionano alla Maddalena e che più volte in passato lo hanno imbarcato al largo di Civitavecchia per accompagnarlo in Sardegna. ( vuoi vedere che lo scalo segreto di Villa Certosa serve a Berlusconi, per ricevere anche le visite, in gommome da sbarco, e le soffiate di Kossiga ? nda ).

Le performance stakanoviste del “ senatore “ in questi giorni non si sono limitate agli scali del Ben Gurion. Si è fatto intervistare, dopo aver assunto 1 Kg. di integratori proetici e vitaminici per tenersi un po’ sù, anche da La-7, nella trasmissione “ Omnibus “ registrata con l’acceleratore pigiato.

Le sue dichiarazioni a Montecarlo, dove bazzicano Gad Lerner e “ ciccipotamo “ Ferrara ? Eccole.

“ … Il Libano potrebbe essere per Prodi quello che la Crimea fù per Cavour “ … “ . “ … è un grosso errore- ha aggiunto a proposito della scelta dell’ Italia di rendersi disponibile per comandare la missione in Libano – continuare a considerarci una grande potenza come Francia, Germania e Gran Bretagna … “

Perdoniamo a Kossiga per la malattia e l’arterioscelosi che lo affligge qualche equiparazione fuori tiro e i sogni di gloria dei “ bei tempi “ della D.C. In fondo è stato per oltre cinquant’ anni un buon muratore di Piazza del Gesù. Più o meno.

Viaggi, denuncie e interviste di Kossiga ci mettono sul chi va là. Insomma parlano e dicono che .. “ Israele “ non vuole il Bel Paese in Libano e che quello che ha raccontato la Sign.ra Livni a D’ Alema alla Farnesina, poi a Gerusalemme, e poi ancora questa mattina di nuovo a Roma, sono, insomma, niente altro che vergognose menzogne.

Attento D’Alema, attento Parisi, attenti “ amici “ e del Comando Operativo Interforze !

In circolo ci sono “ amici degli amici “, c’è qualche quinta colonna all’opera, influente, che spera di “ infiltrarsi “ in Libano.

Chirac ha mille ragioni per andarci con i piedi di piombo al di là degli impegni che la Francia si assumerà in Libano.

Un ultima frettolosissima analisi. La Sign.ra Tipzi Livni in visita al Ministro degli Esteri francese Blazy non si è permessa di colloquiare con esponenti dell’opposizione. In Italia si. Ha scelto, ricambiata, di parlare con l’an … ale Fini , l’ebete Biondi e il papista Casini. In un Paese normale si potrebbe parlare di “ indebita ingerenza “ negli affari interni di uno Stato.

Quì da noi i media “ indipendenti “ spacciano per “ normalità “, per “ prassi consolidata “ tentativi neanche tanto nascosti di condizionare le scelte dell’ Esecutivo. Specie se arrivano da Bush, Blair e Tel Aviv. Lo diciamo senza essere in nessun modo, compagni di viaggio, della “ sinistra “ e del “ centro “, come qualche mese fa eravamo degli avversari del centrodestra e dei suoi sodali di merende sullo strapuntino.

Si vede che conserviamo “ dentro “ un briciolo di dignità che altri hanno perso per strada o non hanno mai avuto.