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Il lupo perde il pelo ma non il vizio. D'Alema: ''Se la Siria manda armi non staremo a guardare''

di redazione - 31/08/2006

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Massimo, do you remember Beograd 1999?
Chiaro quindi dove va a parare l'interventismo progressista? Quale neutralità tra le parti...
 
Libano, D'Alema: ''Se la Siria manda armi non staremo a guardare''

Nella foto Massimo D'Alema (Infophoto)Roma, 30 ago. ''Se dalla Siria arrivano armi'' oppure ci saranno violazioni della risoluzione dell'Onu ''la Comunità internazionale non starà a guardare'', il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema interviene così a Baobab su Radiouno'.
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Durante l’aggressione NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia dal 24 marzo al 10 giugno 1999, l’aviazione della NATO, con il contributo dei cacciabombardieri italiani del governo D'Alema, ha effettuato molteplici attacchi, bombardando terroristicamente civili e obiettivi non militari. Molti bambini sono periti durante questi attacchi, e sono anche  morti molti malati ricoverati negli ospedali, passanti, persone nelle strade, nei mercati, nelle colonne dei profughi. Sono stati distrutti ospedali, abitazioni, scuole, ponti, chiese, monasteri. Questi attacchi sono stati cinicamente definiti dagli ufficiali della NATO come danni collaterali, benché si trattasse di attacchi il cui obiettivo era di distruggere il morale della popolazione con l’intimidazione intenzionale come strumento. Ecco alcuni esempi di bombardamenti in cui le vittime sono stati i civili :

4 aprile : stazione di riscaldamento urbano a Belgrado (un morto)

12 aprile : treno viaggiatori nella gola di Grdelica (20 morti)

14 aprile : una colonna di profughi in Kosovo (73 morti)

23 aprile : la sede della Radio-Televisione di Serbia (16morti)

1 maggio : un ponte in Kosovo (39 morti)

3 maggio : un bus nei pressi del villaggio Savine Vode in Kossovo (17 morti)

7 maggio : la città di Nis (17 morti)

8 maggio : un ponte a Nis (2morti)

13 maggio : un campo profughi in Kosovo (tra 48e 97 morti)

19 e 21 maggio : la prigione Durava nel Kosovo (23 morti)

30 maggio : il ponte nella città di Varvarin sul fiume Morava, durante una festa religiosa (10 morti tra i quali una liceale Sanja Milenkovic e un prete della locale chiesa)

Non è che un piccolo numero delle vittime civili dell’aggressione NATO.

In questa lunga lista di vittime menzioniamo la piccola Milica Rakic, una bimba di 2 anni della periferia di Belgrado, così come le piccole vittime della bombardamento della sezione infantile dell’ospedale Misovic a Belgrado e molti altri.