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La ferro...via della seta

di redazione - 04/09/2006

Nel 2008 sarà possibile viaggiare e trasportare merci via rotaia non-stop da Istanbul a Shanghai
L'hanno definita "la versione moderna della Via della Seta". Con l'accordo siglato tra i governi turco, georgiano, azero, kazako e cinese per la costruzione di una linea ferroviaria ferrovia Kars-Tbilisi-Baku (che collegherà la Turchia orientale alla capitale dell'Azerbaigian passando attraverso le montagne della Georgia), tra due anni sarà possibile trasportare merci e persone via rotaia da Istanbul direttamente a Shanghai, attraverso le steppe centrasiatiche, così da far rivivere la rotta commerciale terrestre più famosa della storia.
 
MappaManca solo un pezzo: il resto c’è già. In concreto, da costruire ex novo ci sono solo 98 chilometri di strada ferrata tra Kars e la città georgiana di Akhalkalaki, e da rimodernare la linea che da qui arriva a Tbilisi. Il collegamento tra Istanbul e Kars e quello tra le capitali georgiana e azera non necessitano interventi. Da Baku, verrà poi usata la linea che, costeggiando il Mar Caspio, attraversa la Russia meridionale, il Kazakistan e poi entra in Cina.
Il costo si aggira attorno ai 400 milioni di euro: una cifra elevata dato che il nuovo tratto è tutto in montagna.
 
Le antiche Vie della SetaAll’inizio era un progetto di portata regionale. Il progetto di una ferrovia Kars-Tbilisi-Baku (Ktb) venne concepito già negli anni Sessanta, ma solo negli anni Novanta – con la scoperta dei giacimenti di petrolio e gas del bacino caspico – l’idea venne riesumata allo scopo di portare il greggio e il gas via ferrovia dai giacimenti del Caspio, del Turkmenistan e del Kazakistan verso i mercati occidentali. Si trattava comunque di un progetto di portata solo regionale, che non guardava più a est di Baku.
 
Lavori di scotruzioneL’ingresso della Cina ha dato nuovo impulso. Tutto è cambiato, a fine agosto, con l’adesione al progetto del Kazakistan e soprattutto della Cina, che ha deciso di investire su questa linea per portare in occidente le proprie merci. Quando sarà operativa, ovvero dal 2008, su questa linea potranno essere trasportati ogni anno cargo per 20 milioni di tonnellate. Pechino, ai cui il denaro non manca, pagherà probabilmente buona parte delle spese del progetto.