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La richiesta è dell’Onu per l’assedio di Kandahar

di Maurizio Molinari - 07/09/2006

[memento: l'attuale maggioranza ha rifinanziato il contingente italiano in loco... ndr]  
L’INVIATO Onu in Afghanistan, Tom Koenigs, ha chiesto all’Alleanza Atlantica di inviare più truppe a sostegno dell’Operazione Medusa che i britannici stanno conducendo da sabato nel sud-est, attorno all’area di Kandahar. Le truppe di Londra, sostenute da contingenti di terra canadesi e dall’aviazione americana, sono impegnate in quelli che fonti militari hanno definito i «più duri combattimenti di terra dalla guerra in Corea». Negli ultimi giorni sono stati uccisi almeno 200 taleban ed ora, secndo il portavoce della Nato Scott Lundy, ve ne sarebbero almeno altri 700 assediati, pronti a combattere fino all’ultimo in un’area di centinaia di chilometri quadrati fra i distretti di Panjwayi e Zahi che offre facili rifugi e protezioni. Ma Mullah Dadullah, capo militare dei taleban nel sud, ha smentito tanto le perdite quanto l’accerchiamento. Il Segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, ed il comandante supremo alleato, James Jones, sono arrivati in Afghanistan per esaminare la situazione assieme al governo Karzai. L’Olanda è stata la prima a rispondere all’appello dell’Onu inviando cento soldati nel sud ma ciò che più conta sono le risposte che arriveranno da Germania e Italia, due dei Paesi con i maggiori contingenti. Al momento i 2800 tedeschi si trovano a Kabul, così come i quasi 2000 italiani sono in gran parte ad Herat. Per spostarli verso Kandahar Koenigs chiede alla Nato è di far venir meno le «restrizioni operative» a cui sono soggetti questi contingenti.