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Terrore a Londra: speculazioni di insider finanziari?

di Paul Joseph Watson - 13/09/2006

 
 
   

È possibile che gli Insider sfruttino i piani del terrorismo per commerci criminali? I quotidiani dell’India sottolineano procedure sospette.

L’11 settembre e il 7 luglio furono preceduti da scambi e attività commerciali nel mercato azionario.


È possibile che speculatori criminali, interni allo stato e con informatori legati all’apparato dell’intelligence Britannica, abbiano approfittato della loro conoscenza anticipata dell’annuncio di un progetto terroristico poi sventato, in modo da piazzare azioni di linee aeree, con diritto di opzione, raccogliendo i benefici della loro successiva caduta?



Questo è ciò che si chiede l’India Daily, lamentando strani movimenti nelle azioni delle compagnie aeree nei giorni precedenti il suddetto annuncio, e che in modo accurato si è collocato denaro aspettando in panchina in modo da entrare in gioco successivamente e comprare azioni a prezzi più economici, prima che le stesse potessero risalire di nuovo nelle trattazioni successive.

Le azioni delle linee aeree sono scese del 28% nella mattina seguente l’annuncio della possibile presenza di esplosivo liquido nel bagaglio a mano di terroristi.

Nonostante il resoconto possa a questo punto essere considerato come niente più che una speculazione, rispecchia i vari mormorii che sono stati ricevuti da agenti di borsa, i quali lamentano anch’essi di possibili giochi scorretti.

Se fosse vero si sarebbe verificata una simile attività anche prima degli attacchi dell’11 settembre e del 7 luglio a Londra.
L’undici settembre fu preceduto da un predisporre diritti di opzione in modo sospetto, in grandi quantità, specialmente su American e United Airlines, il che tradisce una conoscenza anticipata dell’attacco.
Le investigazioni legate a chi fu responsabile per aver autorizzato le transazioni portano direttamente all’ex-direttore della CIA Buzzy Krongard.

Nel caso dell’attentato di Londra, nei 10 giorni antecedenti all’attacco, la Sterlina scese del 6 % nei confronti del dollaro, senza nessuna ragione apparente.
“La moneta dei paesi più ricchi non subisce perdite in modo così rapido basandosi solo su analisi di tipo economico-finanziarie”, dice un economista con trentacinque anni di esperienza.
“Qualcuno, da qualche parte, sapeva qualcosa. O forse dovrei dire più persone sapevano”.

Da quando perfino l’investigazione ufficiale concluse che gli attentatori suicidi non avevano nessun collegamento al di fuori ed erano solo spie isolate, nonostante ciò sia moderato dal fatto che il superiore Khan era un informatore dell’MI5, si può solo presumere che alcuni elementi all’interno del governo britannico abbiano approfittato della loro conoscenza in anteprima degli attacchi.

Gli stessi criminali hanno avuto il vantaggio del fatto che la decisione e la tempestività nell’annunciare il supposto piano fallito per far saltare le linee aeree transatlantiche, era stata scelta in modo accurato almeno una settimana prima, in accordo con i rapporti pubblicati. Ciò avrebbe consentito agli speculatori interni un tempo più che sufficiente per organizzare le transazioni.

Paul Joseph Watson
Fonte: http://www.propagandamatrix.com/
Link: http://www.propagandamatrix.com/articles/august2006/240806criminaltrading.htm
26.08.06

Tradotto da FEDERICA MARANZA per www.comedonchsciotte.org