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Hofer, Le Pen e la strumentalizzazione della paura

di Simone De Rosa - 26/05/2016

Hofer, Le Pen e la strumentalizzazione della paura

Fonte: Azione Culturale

Voto di protesta, propaganda sulla paura, campagna d’odio, voto di pancia, ci siamo assuefatti ormai ai termini usati dai media per descrivere le coalizioni antisistema che lanciano il loro grido praticamente in tutto il continente. Ognuna di queste infatti, che ci crediate o no, è il male assoluto, il ritorno di Hitler, Mussolini, Stalin, Pol Pot, magari stavolta anche con l’aiuto dei satanisti, perché no. È il classico circo mediatico che si innesta nel momento in cui il sistema dominante viene messo in pericolo. Ultimo esempio, il caso austriaco: Hofer il nazista, battuto dal verde democratico (e massone, ndr) Van der Bellen.

La democrazia che ha scacciato l’incubo dell’estremismo, così ce l’hanno raccontato. L’FPO aveva dominato il primo turno col 36,40% dei consensi lo scorso 24 aprile ed ecco allora pronta la solita coalizione di democratici pronta ad unirsi (rossi, blu, gialli, verdi, liberali, presunti socialisti, “comunisti”, centristi, cattolici, nani) contro il “pericolo nero”. Ingenuamente viene da chiedersi com’è possibile che un partito così pericoloso come quello di Hofer, chiaramente fascista, nazista e razzista, abbia la possibilità di candidarsi. Perché la magistratura non interviene? Se il pericolo è davvero così grande perché non c’è una Costituzione o una legge che lo annienti sul nascere e c’è invece bisogno dell’ammucchiata elettorale e della immensa campagna mediatica per fermarlo? Domande che mai troveranno una risposta.

E non la troveranno perché non c’è nulla di incostituzionale o di illegale in Hofer, così come non c’è nella Le Pen che pochi mesi fà in Francia subì la stessa sorte. Fa sorridere in effetti pensare come tutti i media abbiano descritto i leader della destra francese e austriaca come dei mostri e allo stesso tempo li abbiano accusati di cosa? Ma certo, di cavalcare la paura! Ma come? E allora cosa stanno facendo i signori giornalisti di mezzo mondo in questo momento? Non cavalcano forse la paura? Descrivere Hofer come il nuovo Hitlerdurante la campagna elettorale in cui si schiera da solo contro tutte le forze “del sistema” non è forse suscitare paura nell’elettorato per raggiungere il proprio fine?

Tacciare di pericolosità per la democrazia, per la pace chiunque esprima posizioni avverse alle politiche dell’UE non è forse fare propaganda? Ma no, che dubbi sciocchi, di certo si tratta solo di una costatazione, di un avvertimento. Quando mai l’apparato mediatico al servizio del potere ha tentato di influenzare i popoli? Sono solo fantasie orwelliane, Hofer e Le Pen cavalcano le paure, non loro. Certo pensare che oltre il 40% dei francesi e la metà degli austriaci siano tante nuove schiere di demoni pronte a marciare sull’Europa fa davvero paura. Uno scenario horror di tutto rispetto, da non dormirci la notte.

E allora non si può che accodarsi alle preghiere dei tanti soloni del pensiero dominante: speriamo solo che il popolo riesca, prima o poi e una volta per tutte, a non cadere vittima della (vera) strumentalizzazione della paura.