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Energia: in 10 anni rincari di 300 euro per il gas e di 100 per la luce

di Michela Gambillara - 20/09/2006

In vista nuovi aumenti

 

Energia elettrica e riscaldamento, quanto ci costano... Al 2006 va, infatti, il triste primato del record assoluto del caro-bollette e si sa già che purtroppo l'anno prossimo andrà, se possibile, ancora peggio. Questo grido di allarme, con conseguente appello al governo a intervenire al più presto, arriva da Federconsumatori, che ieri ha presentato la settima indagine nazionale sulle bollette elettriche e del gas. In dieci anni le famiglie hanno pagato 100 euro in più per la luce e addirittura 300 in più per il gas.
Questi i dati, eloquenti e preoccupanti, sulla situazione. In una famiglia tipo, che consuma cioè 2.700 kw di energia elettrica in un anno, con potenza impegnata di 3kw, rispetto al 2005, nell'anno in corso viene registrato un aumento medio di oltre 53 euro. E, come se non bastasse, dal prossimo ottobre è previsto un ulteriore aumento trimestrale di altri 4 euro. È evidente che l'incremento del prezzo del petrolio, decollato dai 28-30 dollari al barile del 2004 ai 70 attuali, comporta pesanti conseguenze. Ma non basta. Perché un analogo record di spesa sarà raggiunto per il metano. Sempre per la famiglia tipo, che consuma cioè 1.400 metri cubi di gas, rispetto allo scorso anno, l'aumento annuo è di 104 euro, che con gli aumenti di ottobre arriverà a 157 euro.
Che cosa bisogna fare, per «salvarsi»? Purtroppo, anche se utili, non sembrano portare a buoni risultati i rimedi più noti: dallo spegnere la luce ogni volta che si passa da una stanza all'altra al mettere sempre i coperchi sulle pentole, passando per l'abbassamento di un grado del riscaldamento domestico. Secondo Federconsumatori, infatti, questo approccio non è sufficiente, e si richiedono interventi mirati e urgenti. Quali? Queste le richieste-indicazioni per arginare il problema. Per quanto riguarda l'elettricità, l'avvio di una politica energetica (e di approvvigionamento) di autentica connotazione europea accompagnata da un piano che dia certezze per l'emergenza annunciata dell'inve rno alle porte. Un impegno che, nello sforzo di contenere le tariffe, si coniughi con lo sblocco del processo per superare all'insegna di una virtuosa concorrenza la fase dei monopoli e, dunque, dal completamento della riforma del mercato dell'elettricità.
Appare, inoltre, necessario adeguare gli strumenti a tutela del consumatore, con valorizzazione e promozione di un piano pluriennale di risparmio energetico e di diffusione delle tariffe multiorarie (che consentono di scegliere tra più soluzioni in base alle abitudini d'uso, con tariffa sociale per le famiglie meno abbienti).
Per quanto riguarda il gas, invece, secondo Federconsumatori bisogna intervenire sulle cause «infrastrutturali e commerciali» della crisi, accelerando la creazione di un mercato concorrenziale attraverso la costruzione di almeno cinque rigassificatori. Si sollecita, poi, il rilancio del processo di concorrenza del settore e l'alleggerimento dell'eccessiva imposizione fiscale attraverso la riduzione dell'Iva dal 20 al 10% per le utenze domestiche. E infine si chiamano in causa i Comuni, che possono e debbono intervenire sul fronte delle agevolazioni sociali.