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Home / Articoli / Uranio impoverito in Libano. La "democratica" guerra israeliana

Uranio impoverito in Libano. La "democratica" guerra israeliana

di Muhammad Ali al-Qubaysi - 04/01/2007

Bombardamenti nel sud del Libano
Bombardamenti in Libano
Tracce di materiale radioattivo trovate nella zona bombardata l’estate scorsa da Israele. Lo rivela oggi un quotidiano di Beirut: «Campioni rilevati nella regione di Khiam»
Tracce di uranio impoverito nel sud del Libano, rilasciate dagli ordigni sparati da Israele durante il conflitto della scorsa estate. La notizia viene rilanciata oggi dalla stampa di Beirut che cita uno studio condotto in Germania e Austria dal fisico nucleare Muhammad Ali al-Qubaysi.

«Tracce di uranio impoverito - si legge sul Daily Star - sono state rinvenute in alcuni campioni di terreno estratti da un cratere creato dall’esplosione di una bomba nella regione di Khiam», nei pressi del settore centrale della Linea blu che separa il Libano da Israele. Risultati analoghi erano stati raggiunti in dicembre da esperti del Comitato europeo per i rischi sulla radiazione (Ecrr) che avevano smentito l’ipotesi che le tracce di uranio fossero residui di materiali naturali o industriali. Confermando invece che si trattava di elementi che avevano «la loro origine in reattori nucleari».

In novembre, una squadra di venti tecnici dell’Unep (l'agenzia Onu per l’ambiente, dopo due settimane di rilievi in trenta siti bombardati da Israele nel sud del paese, aveva però affermato nel loro rapporto preliminare che «non ci sono prove della presenza in Libano di uranio impoverito, arricchito o naturale».