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Effetto serra: le bugie della Exxon

di redazionale - 08/01/2007


«Il gigante dell'energia ha investito 16 milioni di dollari per nascondere le cause dell'effetto serra». L'accusa dell'Union of concerned scientist
Big Oil come Big Tobacco. La lobby dell'energia ha preso a prestito le strategie dall'industria delle sigarette per nascondere agli americani il ruolo dell'uomo nell'effetto serra. Secondo un nuovo rapporto della Union of concerned scientist, il gigante dell'energia Exxon Mobil ha preso a prestito le tattiche dell'industria del tabacco per creare
confusione nell'opinione pubblica sulle cause dell'effetto serra. Exxon Mobil «ha creato ad arte incertezza sulle cause umane dell'effetto serra con le stesse tattiche usate dall'industria del tabacco per negare che i loro prodotti causano il cancro ai polmoni», ha detto Alden Meyer, uno degli autori del rapporto.

Alla Exxon Mobil è bastato un investimento relativamente modesto, 16 milioni di dollari, per ottenere un risultato a vasto raggio, si afferma nel dossier. La societa' energetica è riuscita nel suo intento utilizzando i metodi usati per decenni dalla lobby delle sigarette, tra cui l'insinuazione di dubbi su dati scientifici incontrovertibili e il finanziamento di varie organizzazioni di facciata (43 tra 1998 e 2005) per creare
L'uragano katrina
l'impressione di un fronte variegato di dubbi sulle cause umane del riscaldamento del pianeta.

La polemica americana riecheggia accuse lanciate l'autunno scorso in Gran Bretagna quando la Royal Society ha scritto alla società petrolifera chiedendole di interrompere il suo appoggio a gruppi che «rappresentano falsamente la scienza del clima». La Exxon Mobil ha reagito al rapporto definendolo «l'ennesimo tentativo di infangare il nostro nome e inquinare le acque della discussione sul tema delle emissioni di ossido di carbonio e sull'effetto serra». Il dossier degli scienziati Usa coincide con il vigoroso rilancio di una agenda verde in Congresso ora che i democratici hanno riacquistato la maggioranza.