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Agricoltori:«Puntare sulle rinnovabili»

di redazionale - 17/01/2007

 | Foto Ansa
La Cia chiede finanziamenti per chi produce bioenergie e possiede impianti di microgenerazione. Un sostegno contro i cambiamenti climatici / L'accordo quadro
Un piano di sviluppo delle energie rinnovabili nel settore primario che contribuisca a scongiurare i cambiamenti climatici, offrendo un significativo sbocco all’agricoltura: lo propone la Cia-confederazione italiana agricoltori, sottolineando l'urgenza di una nuova strategia politica per il settore primario.

La confederazione invita alla predisposizione di finanziamenti a favore dei produttori agricoli che producono bioenergie e hanno la cogestione di impianti di microgenerazione da 1 e 2 megawatt. Non mancano segnali positivi verso questa direzione: la Cia ricorda il recente accordo quadro di filiera firmato presso il Ministero delle politiche agricole per produrre 70.000 tonnellate di biodiesel da 70.000 ettari coltivati a colza e girasole. Un primo passo verso l'innovazione di settore, supportato dalla Finanziaria 2007. Un'ulteriore via al consolidamento del legame agricoltura-ambiente è, secondo la Cia, la diffusione delle coltivazioni biologiche: la confederazione rileva come le produzioni ottenute senza l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici riducano le emissioni di gas serra dal 10 al 15%.

Entro il 2020 almeno il 20% del fabbisogno energetico dell'Ue dovrà provenire da fonti rinnovabili: un traguardo particolarmente essenziale per l'Italia che potrebbe essere maggiormente penalizzata da un aumento delle temperature rispetto ad altri Paesi dell'Europa continentale. Ecco dunque, conclude la Cia, l'importanza strategica del settore primario italiano che dovrà assumere un ruolo di punta per il raggiungimento degli impegni di riduzione delle emissioni stabilite dal protocollo di Kyoto.