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Catturato portavoce di Moqtada Al Sadr, sempre più nel mirino del governo iracheno e degli Usa

di Naoki Tomasini - 19/01/2007

Le milizie sciite sono sempre più nel mirino del governo iracheno e degli Usa
Questa notte le forze armate Usa e irachene hanno arrestato a Baghdad uno dei principali collaboratori del religioso sciita Moqtada Al Sadr.
 
Moqtada Al Sadr durante una conferenza stampaL’arresto. Sheik Abdul Hadi Al Darraji, il responsabile dei rapporti con i media per conto del religioso sciita Moqtada Al Sadr, è stato catturato questa notte alle 2 a.m. durante un raid nella moschea del sobborgo sciita di Baladiyat, a Baghdad. Una delle guardie della moschea è rimasta uccisa nella sparatoria. Apparentemente l’uomo è stato fermato senza essere identificato, ma la sua cattura, insieme a quella di quattro suoi collaboratori, avviene nel corso dell’operazione di sicurezza recentemente lanciata dal premier Al Maliki, che ha promesso al presidente Bush di smantellare le milizie ribelli, anche quella del Mahdi, capeggiata dal religioso sciita, suo alleato. Gli Stati Uniti accusano Al Sadr di essere a capo delle squadre della morte, responsabili di migliaia di uccisioni settarie nella capitale e nel sud del Paese, e di operare nell’interesse dell’Iran, che punta a destabilizzare l’Iraq infiammando il conflitto settario. Settimana scorsa le forze armate statunitensi hanno fatto irruzione in una sede consolare iraniana a Erbil, nel nord dell’Iraq, dove hanno arrestato cinque persone, accusate di essere in contatto con le milizie ribelli, suscitando le proteste di Teheran.
 
Iracheni donano il sagnue per le vittime degli attentati a Sadr CityProvocazione. La cattura di un civile non direttamente collegato con operazioni militari ha sollevato lo sdegno dei collaboratori di Al Sadr che hanno parlato di un “atto di vigliaccheria” e di  una “deliberata provocazione”, ma hanno anche assicurato che non risponderanno con la violenza. Un altro stretto collaboratore di Al Sadr era stato ucciso a dicembre a Najaf e lo scorso anno anche lo stesso Sadr è stato minacciato a più riprese. Il governo di Al Maliki, che vuole imporre a Sadr il disarmo delle milizie, deve però agire con cautela per evitare di alienarsi il sostegno del movimento politico da lui guidato, che potrebbe nuovamente abbandonare l’ampia coalizione sciita facendo cadere il governo sotto le spinte centrifughe che, da più parti, chiedono la divisione dell’Iraq in tre entità distinte. Nei giorni scorsi il premier Al Maliki ha annunciato l’arresto, nel sud del Paese, di 400 uomini dell’esercito del Mahdi, mentre le forze armate Usa e dell’esercito iracheno hanno effettuato diversi raid nel sobborgo sciita della capitale, ribattezzato Sadr city dopo la caduta di Saddam, dove il governo ha inviato una divisione composta in maggioranza di soldati curdi per evitare defezioni da parte dei militari sciiti. Il quartiere, che ha subito continui attacchi anche da parte delle milizie sunnite, è sotto assedio da giorni e i capi del Mahdi hanno invitato i miliziani a mimetizzarsi tra la popolazione civile.
 
Rinforzi. La cattura di Al Darraji coincide con l’arrivo in Iraq del segretario alla Difesa statunitense Robert Gates, volato a Bassora per incontrare il generale Gorge Casey e discutere gli sviluppi del nuovo piano di sicurezza iniziato con l’arrivo in Iraq di 21 mila soldati Usa, gran parte dei quali verrà schierata nella capitale. Il resto dei rinforzi verrà mandato a combattere le milizie sunnite nella provincia di Al Anbar dove, secondo il comando statunitense, nell’ultimo mese sono stati uccisi 44 cosiddetti insorti e ne sono stati arrestati 172.