Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Compagni che sbancano

Compagni che sbancano

di Massimo Gramellini - 24/01/2007



Perché scandalizzarsi, dico io, se il compagno Gianluca Merchiori da Ferrara
si è intascato due milioni di euro truffando decine di persone con la promessa
di facili guadagni in Borsa. L'ex segretario comunale di Rifondazione andava
in piazza la mattina a manifestare contro l'imperialismo di Bush, mentre il
pomeriggio, non essendoci altri comizi in programma, convinceva gli amici a
investire i risparmi in un finanziamento dell'esercito americano che avrebbe
garantito, nientemeno, il 25% di interessi. E allora? Vogliamo dubitare della
coerenza di un rivoluzionario, di un pacifista, di un difensore della classe
operaia che gli stessi buggerati definiscono «compagno tutto d'un pezzo»? E
che pezzo di compagno. Capace di rinfacciare a Bertinotti di non essere
abbastanza di sinistra. Ma anche di applicare le regole ferree dell'Autocritica,
scrivendo (dal Venezuela dell'amato Chavez) una lettera alle vittime dei suoi
raggiri: «Ho fatto uno sbaglio incredibile. Adesso sono in un posto molto
caldo, ma vi rimborserò». Averne, di comunisti così. E ne abbiamo. Non tutti,
perché qualche idealista che razzola come predica lo si trova ancora persino
nelle migliori famiglie. Ma molti dei truffati erano del suo partito. Quanto
avranno goduto all'idea di servirsi degli strumenti biechi del capitalismo allo
scopo di accumulare fondi per la rivoluzione mondiale, una volta pagato il
mutuo della station wagon.

Sento già sibilare un'obiezione nell'aria: i comunisti non erano diversi? Finché
non arrivano nei paraggi del potere e non maneggiano i soldi degli altri, forse.
Poi anche loro diventano umani. Pure troppo.