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Misteri di Stato

di Migule Martinez - 27/01/2007

 

A proposito della Legge Ruben-Mastella, si sa, al momento, quanto segue.

Nei giorni precendenti al Consiglio, è stato impossibile avere la bozza della legge: alcuni uffici dicevano che il testo probabilmente non esisteva, altri rispondevano che era praticamente la prima volta nella storia che non si riusciva ad avere un simile testo.

Repubblica ha mezzi diversi da noi, e quindi ha potuto citare dal testo con un giorno di anticipo; altri si sono dovuti accontentare della relazione illustrativa, che del delitto di lesa storicità non fa menzione.

Nel pomeriggio di giovedì, mi chiamano per dire che il testo è stato approvato all'unanimità dal Consiglio dei Ministri.

La mattina dopo, leggo sui giornali che il testo è stato però stravolto, già nel titolo, che diventa:

DISEGNO DI LEGGE: Norme in materia di sensibilizzazione e repressione della discriminazione razziale, per l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654. 

A quanto dice Repubblica, non parlerebbe più di revisionismo storico, ma semplicemente reintrodurrebbe le durissime pene previste dalla Legge Mancino (che a sua volta aveva modificato la legge citata nel disegno di legge) e ridotte alla fine della precedente legislatura, aggiugendo ai delitti punibili quelli riguardanti "l'orientamento sessuale e l'identità di genere".

Trovo leggi di quel tipo inutili, discutibili ed eccessive. Non è quasi mai stata applicata; la feroce ondata di islamofobia e ziganofobia di questi anni non ne è stata nemmeno sfiorata; e non mi piace per nulla il precedente di una legge che nel primo paragrafo contiene le parole, "è punito... con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee", anche se quelle idee poi non sono certo mie.

Quasi quasi mi dispiacerebbe vedere il prossimo Moderato che mi scrive costretto a tre anni di carcere, con lavori forzati (articolo 1-bis, A), per aver detto, "'sti messicani li manderei tutti a sgobbare in miniera".

Però la legge Mancino se ne dorme inutile nel suo cassetto da anni, e quindi non deve preoccupare più di tanto. La notizia vera è un'altra.

Il 15 gennaio, Angela Merkel aveva proposto al consulto dei ministri degli interni europei a Dresda "far vietare il negazionismo in tutta l'Europa". Lo stesso giorno, Mastella aveva lanciato "un appello affinché il negazionismo della shoah diventi reato in tutti i paesi dell'Unione Europea": trattandosi di un comunicato stampa suo, la scelta dei termini non può essere un equivoco giornalistico.

Insomma, in Consiglio dei Ministri, sarebbe entrata una legge contro il revisionismo storico, ed è uscita la solita legge Mancino.

Dicono che la discussione sia stata molto accesa, che il testo sia stato trasformato radicalmente grazie all'appello dei duecento storici contro una legge che limitasse la libertà di ricerca.

Fatto sta però che nemmeno adesso si riesce a avere una copia di ciò che effettivamente è uscito dal Consiglio dei Ministri (sul sito del governo si trova solo il titolo del disegno di legge). In ambienti parlamentari, dicono che ci stanno ancora lavorando.