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Paesi deboli, paesi forti

di Miguel Martinez - 23/02/2007

 

L'Italia è un paese in cui i dirigenti di partiti di governo marciano il sabato contro una base statunitense, e il mercoledì cacciano dai loro stessi partiti chi osa non votare a favore della politica in cui si inserisce la costruzione di quella stessa base.

Certo, l'Italia è un paese debole e non può permettersi la coerenza.

Ci sono invece paesi molto più forti, almeno in termini di decenza e di semplice buon senso.

Prendiamo ad esempio l'Ecuador, il cui governo ha deciso di non rinnovare gli accordi che permettono agli Stati Uniti di mantenere un'imponente base aerea militare a Manta, in scadenza nel 2009.

Spiega il vicepresidente Lenin Morero (sì, si chiama Lenin, ma non ha il pizzetto e sta su una sedia a rotelle):

“Noi vogliamo solo essere rispettati. Gli ecuadoriani sono gente molto rispettosa della società nordamericana, rispettiamo e ammiriamo il popolo nordamericano. Non riteniamo però che sia corretto che il loro presidente prenda decisioni che diminuiscano o ledano la nostra dignità. La autodeterminazione dei popoli è una risorsa fondamentale”.

Nelle sue dichiarazioni al quotidiano Crónica il vicepresidente sottolinea:

“Non c’è motivo che i soldati di un paese abbiano basi in altri paesi. Cosa pensereste se noi pretendessimo avere una base militare ecuadoriana negli Stati Uniti per difendere i diritti umani degli ecuadoriani che vivono lì? Non avrebbe senso, così come non ha nessun senso una base nordamericana in Ecuador”.

“C’è sempre stata l’abitudine da parte di certi governi statunitensi d’intervenire nella politica dei paesi latinoamericani, però fortunatamente i nostri popoli sono maturati e non si adattano più a questo comportamento”.