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Ignobile sinistra

di Gianfranco La Grassa - 23/02/2007

 

 La giornata della caduta del Governo è stata di quelle che rappresentano, in un certo senso, un giro di boa. Non è per me una sorpresa, e tuttavia vedere a quale livello di bassezza sono giunti i sinistri, ivi compresi, anzi in particolare, quelli "estremi", non è stato facile da sopportare; anche perché, essendo l´opposizione il loro riflesso speculare, questi scarafaggi disgustosi torneranno in breve tempo a governare e infestare questo "povero paese". C´è stata una persona, Turigliatto, che non conosco e che non voglio incensare con motivazioni che apparirebbero ridondanti e magari demagogiche, dotata del coraggio di votare infine secondo quella che era una minimale coerenza con le proprie idee e che si è perfino dimesso da senatore (e spero non faccia come Cacciari, il "minore"), rinunciando a quel po´ po´ di stipendio, di emolumenti e facilitazioni vari a non finire, alla pensione (per cui occorrono i due anni, sei mesi, un giorno). Per questa minima dignità e coerenza, ha rischiato addirittura l´aggressione fisica da parte di "compagni"; in specie da parte di una Erinni a nome Palermi, che poi lo ha appellato nei TG e nelle trasmissioni serali come traditore e altri infamanti appellativi. E perché, in nome di quale programma politico? Perché il suo non voto rischia di "far tornare Berlusconi". Questa è la sinistra falsa comunista: non ha lo straccio di un´idea, non sa governare nemmeno un cesso pubblico, ma cerca il consenso in nome dell´odio verso una sola persona. Disgustosa e senza cervello, senza morale, senza nulla di nulla.

I vari Giordano, Russo Spena, Diliberto, insomma tutti i meschini individui di questa specie, sono andati a Vicenza per cercare i voti dei pacifisti, ma poi non vogliono mandare a casa chi continua a traccheggiare. Il Ministro degli Esteri ha fatto una relazione, in cui ha tralasciato l´Afghanistan e ha appena accennato a Vicenza, solo dicendo che merita più approfondite discussioni, ma concludendo comunque che il non mantenere tale impegno "sarebbe uno schiaffo per gli Stati Uniti". Eppure, tutti i vermi parlamentari che sono andati a strisciare a Vicenza hanno sostenuto di aver ascoltato un meraviglioso discorso, e hanno aggredito come fossero traditori coloro che si sono attenuti ad un minimo di coerenza. Tutti intanto abbarbicati ai cadreghini; poi discuteranno, non si sa su quali linee date le premesse. Agli imbroglioni, meschini, esseri solo da disprezzare per la loro viltà ed infamia - che hanno partecipato alla manifestazione onde turlupinare una massa di "gonzi" - ciò non interessa. Fra l´altro, per loro è come se la questione non riguardasse una base aerea americana, che coinvolge la Nato (quindi Europa e Italia) in una visione strategica geopolitica a livello globale, secondo gli interessi USA; una base da cui, per esempio, partirà la 173.ma brigata aerea statunitense nella prossima offensiva di primavera nel lontano paese asiatico, dove il contingente italiano è occupante assieme ad altri eserciti della Nato e sotto comando americano. Un problema di politica estera (e militare) viene da questi esseri abietti ridotto a questione di edilizia comunale, se espandere la base verso la città o verso la parte opposta; per cui questi scarafaggi ancora etichettati "comunisti" pretendono un referendum vicentino. Queste le basi di una "seria" discussione, quella promessa nell´"alto", in realtà miserabile, discorso di D´Alema, l´aggressore della Jugoslavia, quello che bombardava allegramente al seguito dell´aviazione americana, sostenendo - con il tipico linguaggio orwelliano di "1984", quello del "Grande Fratello" - che si trattava di "difesa integrata".

Un discorso che riceve gli apprezzamenti di "Libero" e l´osanna di Della Loggia sul "Corriere", che ormai ne fa l´ultima spiaggia per difendere gli interessi dei padroni del giornale mediante il sostegno ad un ceto politico e intellettuale di un luridume senza pari. A questo punto, bisognerà pur dire con chiarezza quale pattume siano ormai diventati gli ultimi esiti dei "comunisti" (e dei postcomunisti, che hanno tutto rinnegato senza mai seppellire il "cadavere"): e questo sia in Italia che in alcuni paesi dell´ex "socialismo reale" o, ad es., in Irak dove i "comunisti" sono conniventi con gli occupanti stranieri, ecc.

E´ inutile cincischiare e far finta che con simili cellule cancerogene si possa ancora parlare. Questi stanno impestando tutto un paese; ovviamente, so benissimo quali sono i poteri decisivi (internazionali e nazionali, cioè predominanti e subdominanti) che stanno dietro le quinte a organizzare la regia dell´infezione. Tuttavia, questa sinistra - sia post e rinnegata del comunismo, sia ancora a denominazione "comunista" - è l´agente patogeno; è iniettato nell´organismo da quei "poteri forti", ma questo è l´agente. Per farlo dimenticare, disperati come sono ma sapendo di poter contare ancora su una certa massa di quei coglioni che li hanno votati, simili cellule cancerogene, senza più nemmeno cercare di avere un programma purchessia, ripetono come dischi rotti che non si deve far tornare Berlusconi. Che si tratti di cellule incurabili, e che si dovrebbero solo estirpare chirurgicamente, ammesso che sia ancora possibile salvare l´organismo (perché ne ho certo molti dubbi), è per me ormai un assioma.

Non voglio implicare nessun altro del blog in quello che dico, ma io non intendo più recedere da questa posizione: per me la malattia mortale è la sinistra (i postcomunisti nonché rinnegati del comunismo, in alleanza con quelli che ancora fingono d´essere comunisti, ivi compresi i minimi gruppetti di falsi ortodossi che cercano solo di sviare quelle ancor piccole schiere di giovani che potrebbero essere il germe di una "nuova pianta"). Per me è altrettanto ovvio - e anche in questo la giornata del 21 febbraio appare come una illuminazione a giorno del problema - che la cura di questo male non è nella destra, non è in questi fasulli e virulenti liberali (in realtà affossatori di ogni libertà, solo dediti a manovrine da pezzenti per rientrare nel gioco). Sia chiaro: questa destra, al contrario di quello che i vermi di sinistra ci hanno raccontato, è la risposta alla malattia cancerogena rappresentata da loro (in specie quelli già indicati come post e rinnegati del comunismo o "comunisti" per puro inganno). Questi ultimi sono "il lupo", e proprio per celare la loro pericolosità da quasi quindici anni gridano al lupo, dandogli le sembianze di Berlusconi. Tuttavia la risposta al cancro di sinistra, offerta da questa destra, è essa stessa una risposta malata, la risposta di un organismo che non riesce ad organizzare un contrattacco delle difese immunitarie per riconquistare la sanità. Nella giornata di ieri, una qualsiasi opposizione "sana" avrebbe posto un aut aut e, nel caso di reiterato rifiuto ad andarsene, avrebbe chiamato "la gente" (e forse non solo) a un´opera di autentica ripulitura del cancro che ci sta uccidendo. Invece, hanno dimostrato che non sono una cura, ma solo una risposta "autoimmunitaria" (o come divolo si dice) che aggrava la malattia.

D´ora in poi, in sintesi e con calma, bisogna riflettere sulla storia da "mani pulite" in poi; mettere in luce questo cancro di sinistra, questa risposta malata di destra; e si tratta di capire dove (e se) esistono settori sani dell´organismo per dare un´altra risposta. A questo compito sono chiamati soprattutto i più giovani, quelli che non hanno voglia di cedere alla malattia che ci sta completamente devastando; quelli che vogliono prepararsi un diverso futuro rispetto ai vermi e scarafaggi, di cui è composto l´attuale ceto politico e intellettuale asservito alla GFeID (grande finanza e industria decotta), che ha eletto la sinistra (quella già indicata più volte) a suo principale agente patogeno e mortale. In questo blog, ho posto in chiara luce come tutti i giochi interni ai poteri finanziari e industriali (parassitari) siano condotti con l´utilizzo dei vari gruppi di cellule cancerogene di sinistra.

Ieri, l´ultima prova. Geronzi (Capitalia) pretende di liquidare il suo ad Arpe. Geronzi è quello che è stato fin qui oppositore di Bazoli e della "SanIntesa"; soprattutto è un ostacolo alla conquista di Mediobanca e Generali da parte di quest´ultima. L´ho illustrato non so quante volte. Geronzi ha subito dagli avversari un trattamento - mediante il solito intervento di magistrature "molto autonome" - per certi versi analogo a quello di Tronchetti. Come il presidente della Pirelli, anche quello della Capitalia non si rivolge però all´opposizione per difendersi, ma a pezzi del centrosinistra. In effetti a chi ha offerto il posto di ad di Arpe? Fra i nomi fatti ci sono Pietro Modiano (che ha rifiutato) e De Bustis (che non mi sembra abbia ancora dato una risposta). Chi sono questi due? Il primo era al vertice del San Paolo, in un primo momento dimenticato nel nuovo organigramma della superbanca nata dall´ormai nota fusione, e poi ripescato per rimostranze dei DS (Fassino e soprattutto D´Alema). Il secondo era ad della Banca 121 del Salento, poi assorbita ad un prezzo elevatissimo d´acquisizione dal Montepaschi (e l´ad dell´assorbita lo diventa dell´assorbente). Il tutto perché De Bustis è vicino a D´Alema. Poi scoppia lo scandalo della Banca del Salento (su cui la magistratura si è arenata, non va avanti malgrado la rovina di circa 6000 clienti), Il Montepaschi ne subisce un contraccolpo finanziario non da poco; De Bustis si dimette e diventa ad della sezione italiana della Deutsche Bank (cascano sempre in piedi i "protetti"). Si tratta, in ogni caso, di finanzieri legati alla sinistra; e sono questi, appunto, che anche Geronzi vuole ai vertici della sua banca al fine di difendersi da Bazoli, "padrone" del maggiordomo Prodi.

Sono sempre loro, sono le cellule cancerogene in azione per uccidere il corpo della società italiana. Si ricade quindi nello stesso discorso: se è possibile, vanno estirpate, altrimenti l´organismo muore. Ma una cosa è certa: che non si può accettare di essere conniventi con loro, non si può continuare a discutere come "fare giochetti" con questa sinistra, adducendo l´immonda scusa che lì ci sarebbero "le masse". Mi dispiace. E´ vero che politica e morale non debbono andare a braccetto. Ci sono però momenti in cui ciò che alla mera apparenza è un atteggiamento morale, è invece semplicemente politico. Quando c´è un cancro delle dimensioni di quello della sinistra, o lo si estirpa (e senza remore morali) oppure ci si limita ad illustrare il decorso della malattia (come in fondo fa il sottoscritto). Ma non si finga di fare politica alimentando il cancro, discutendo con le cellule infette, con quelli senza cervello che lasciano propagarsi il male affinché "non torni Berlusconi". No, questo non è far politica, questa è stupidità ormai congenita.         

Per adesso, è tutto. Comunque, dal 21 febbraio, la fase è cambiata; almeno per me. Gli altri "amici" decidano. Ma sia chiaro: per me il nemico principale e definitivo da combattere è innanzitutto la sinistra, in particolare i rinnegati del comunismo e i finti "comunisti". La destra è semplicemente la risposta malata, quindi da non seguire per nessun motivo. In questo momento, arrivati a questo punto, non mi interessa se "si vede qualcun altro all´orizzonte". Si cerchi, ma soprattutto si agisca, ognuno come può, perché si crei questo qualcun altro. E senza moralismi, per puro spirito di salvezza dalla malattia mortale rappresentata dalla sinistra che si finge comunista o che ha rinnegato il comunismo; sono della stessa pasta, hanno lo stesso fine di annientarci con la loro malattia.

 

Una volta sciolta infine questa indecisione, che ormai portavo con me da troppo tempo, d´ora in poi - e quando starò un po´ meglio - porterò avanti l´analisi del cancro e delle sue evoluzioni contorte. Cercherò anche nuove categorie d´analisi, perché quelle passate hanno contribuito al dilagare della malattia; e coloro che ancora le usano, forse in buona fede o forse no, sono come minimo oggettivi portatori di agenti patogeni. Per quanto invece riguarda la cura, non ho ricette, e non le posso inventare da solo. L´unico principio direttivo che mi orienta è il seguente: non credo minimamente ai pannicelli caldi ma ai ferri del chirurgo; non credo alla omeopatia, ma ad energiche cure "chimiche" di tipo tradizionale. Detto questo, non posso suggerire altro.

PS Un ulteriore episodio minore, che dimostra però quanto scarafaggi siano questi sinistri. Il 21 muore in Afghanistan, saltando su una mina messa dai guerriglieri, una soldatessa spagnola, che faceva parte di un convoglio di appoggio a due squadre italiane. Il comunicato spagnolo dice che tali squadre erano dell´Omlt; composte di 16 uomini l´una, appartenenti ai nostri corpi speciali, fra i più duri e tipo "teste di cuoio", che fanno da istruttori all´esercito afgano. Gli italiani hanno invece diffuso la notizia che facevano parte del Cimic, un organismo detto di cooperazione civile/militare, incaricato, si sostiene, di operazioni umanitarie. A parte il fatto che già fa ridere il connubio civile/militare, e per compiere operazioni umanitarie. Ciò che più indigna è però la continua menzogna di questi veri vermi. Possibile che, tra quel "ceto medio" dei servizi, del turismo, dello spettacolo e di tutti i lavori più improduttivi che si conoscano, ceto medio che è il vero elettorato dei "rinnegati" di cui sopra, non ci sia un po´ di decoro e dignità, un po´ di senso morale, sufficiente ad indignarsi con questi spudorati mentitori? Ma non era meglio e più coerente l´aperto amerikano Berlusca piuttosto che degli invertebrati del genere? Di questo mi riesce difficile capacitarmi. Esco da una famiglia "borghese", ma quella "classe" non era così disgustosa e priva di moralità come questi vuoti e vanesi borghesucci da quattro soldi, che sostengono degli ignobili "giocatori delle tre carte". Vergognatevi, diessini, rifondaroli, pdicisti e verdi (parlo, sia sempre chiaro, dei politici, giornalisti e intellettuali di questo vomitevole schieramento; non della semplice "gente").