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Abu Omar: cosa ci state nascondendo?

di Paolo Zinna - 20/03/2007

 
Tutti gli stati hanno i propri servizi segreti. I servizi segreti italiani, poi, hanno una tradizione da mantenere, una storia che percorre come un fil rouge tutti gli anni della repubblica. Rileggersela, mi pare molto istruttivo, magari cominciando proprio da oggi. "Cosa stiamo nascondendo? Viene da pensare che davvero ci sia qualcosa in fondo a questa storia, che pezzi dello stato siano stati effettivamente coinvolti nel sequestro dell'imam Abu Omar e che qualcosa tiri in ballo il governo" ha dichiarato due giorni fa Cesare Salvi. E come dargli torto? Cominciamo con un po' di storia (da un articolo di "Repubblica" ed altre fonti giornalistiche).

17 febbraio 2003. In pieno giorno viene rapito a Milano Abu Omar, egiziano, rifugiato politico in Italia; l'ex imam della moschea milanese di via Quaranta viene caricato su un furgone e scompare nel nulla. Dall'11 febraio 2002 era sotto indagine perché sospettato di aver legami con organizzazioni islamiche estremiste, gli veniva contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale. L'indagine aperta dalla procura milanese individua in alcuni agenti della Cia gli autori del rapimento dell'imam che, sequestrato a Milano, viene portato alla base militare di Aviano - e qui torturato - e poi spedito in Egitto, nelle carceri di Mubarak - e qui, nuovamente, seviziato -.
Gennaio 2004. L'allora ministro Carlo Giovanardi sostiene in Aula che "i nostri servizi segreti non erano a conoscenza dell'operazione"
25 giugno 2005. Il giudice istruttore accoglie parzialmente le richieste di arresto del procuratore Armando Spataro nei confronti degli agenti della Cia accusati di aver portato a termine una "forcible abduction". Dopo tutti i passaggi tecnici, i sequestratori vengono dichiarati latitanti e vengono avviate le ricerche.
aprile 2006. "Camminavo per le strade di Milano il 17 febbraio 2003, quando un uomo dai tratti americani mi ha fermato e chiesto il passaporto, quindi altre persone mi hanno bloccato alle spalle e costretto a salire su una macchina, mettendomi un sacco di plastica in testa...". Questo il racconto del rapimento che avrebbe fatto lo stesso Abu Omar, davanti ai giudici della Corte d'appello del Cairo. "Non riuscivo a respirare, sono svenuto, allora hanno rotto il sacco e mi hanno messo del nastro adesivo sugli occhi", ha proseguito l'imam, che risulta essere detenuto in un carcere alla periferia della capitale egiziana. "Mi hanno fatto scendere in un'area dove c'erano degli aerei e in seguito ho saputo che era una base americana, mi hanno caricato su un aereo per la Germania e poi per l'Egitto".
12 aprile 2006. Il ministro Castelli comunica al procuratore generale di Milano la sua decisione di non presentare la domanda di estradizione dagli Stati Uniti d'America relativa al procedimento che vede indagati gli agenti della Cia.
12 maggio 2006. L'allora ministro della Difesa, Antonio Martino, ribadisce quanto affermato il giorno prima dalla Presidenza del Consiglio e cioè: "l'assoluta estraneità del Governo e del Sismi rispetto al sequestro di Abu Omar, rapimento che non coinvolge ad alcun titolo nè l'esecutivo nè il Servizio, nè direttamente nè indirettamente".
7 giugno 2006. Il relatore dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa Dick Marty denuncia l'esistenza di una "rete" di Paesi coinvolti nelle detenzioni e trasferimenti di presunti terroristi da parte della Cia ed elenca sette Stati membri del Consiglio d'Europa, fra i quali figura l'Italia, che potrebbero essere ritenuti responsabili per aver violato i diritti di determinati individui e partecipato a tali operazioni. La procura di Milano invia una dettagliata relazione sul caso Abu Omar.
5 luglio 2006. Su richiesta della procura milanese finiscono in manette due responsabili di alto livello del Sismi, Marco Mancini e il gen. Gustavo Pignero, poi morto a settembre. L'accusa è di concorso in sequestro di persona. Si indaga anche sul direttore del Sismi, Pollari.
luglio 2006. Viene ripresentata al ministero la pratica di richiesta di estradizione dei 26 agenti CIA.
Tra i ricercati, Jeff Castelli, già capo della CIA in Italia e Robert Lady, già capocentro CIA a Milano (a proposito, quanta gente si guadagna da vivere spiandoci…..)
ottobre 2006 chiusura delle indagini riguardo a 26 agenti CIA e sei agenti italiani.
novembre 2006 viene alla luce l'esistenza di un ufficio segreto di dossieraggio, gestito per conto di Polari dal funzionario Pio Pompa. Anche per questo, il generale Pollari viene rimosso dal Sismi, ma il governo Prodi lo nomina al Consiglio di Stato e gli affida una consulenza prestigiosa. Pio Pompa viene promosso ad un altro, più alto, incarico entro il ministero della Difesa.
2007 inizia il processo a Milano contro Pollari e gli altri indagati. I difensori di Pollari sostengono che il generale non è in condizione di potersi difendere perché, per farlo, dovrebbe violare il segreto di stato. La procura di Milano ed il giudice Interlandi lo negano. Il ministero della Giustizia (Mastella) si schiera con Pollari, sostiene l'esistenza del segreto applicabile al caso, solleva ben due volte "conflitto di attribuzione" davanti alla Corte Costituzionale. Cioè Mastella vuole togliere valore ad atti fondamentali del processo, non vuole che il processo si faccia. Intanto, continua a non avanzare agli USA la richiesta di estradizione dei 26 delinquenti.

E' chiaro che il Sismi era al corrente e ha coperto, è possibile che qualcuno nel governo di centro destra abbia autorizzato, è certo che per anni si sono dette bugie al Parlamento e al paese. vDi quel che faceva il governo Berlusconi, non mi stupisco. Quelli, l'indipendenza del paese, e la propria personale, non sapevano nemmeno cosa fosse. E poi, fra Pollari e Giovanardi, secondo voi, quale dei due è capace di imbrogliare l'altro?


Vorrei invece fare qualche domandina a Enrico Micheli, che è sottosegretario ai servizi segreti e che il 25 ottobre è andato a dichiarare al Comitato Parlamentare di Controllo "di aver saputo dallo stesso Pollari che - il Sismi non c'entra con il sequestro di Abu Omar -" .
Come Micheli, il Sismi non c'entra? Non le risulta che avevano fatto una riunione per discutere del rapimento PRIMA CHE AVVENISSE? "A quanto si è appreso da fonti giudiziarie, la richiesta di archiviazione per tre funzionari del Sismi è motivata dal fatto che gli indagati parteciparono sì alla riunione svoltasi a Bologna, dei capicentro del Sismi del nord Italia, in cui si parlò del progetto di sequestrare Abu Omar, ma la loro fu una partecipazione 'passiva', nel senso che furono messi al corrente di una decisione già presa dai vertici degli 007 italiani".
Cioè, se io Direttore del Sismi so che alcuni delinquenti stanno per rapire uno e li lascio fare, io "non c'entro"?

Invece, a Luciano Violante, che dichiara "già ora il segreto di Stato vincolerebbe "tutti coloro che ne sono a conoscenza per ragioni d'ufficio, siano essi imputati, testimoni o indagati"", mi piacerebbe chiedere: come, Violante, lei non sa che non è vero? lei ignora il precedente per il quale in un caso analogo nel 1987 la Cassazione rigettò le tesi del generale Musumeci, cui fu confermata la condanna a tre anni per depistaggio?
A Prodi, che ha confermato il segreto di stato, a Mastella che ha sollevato il caso giuridico e che non vuol chiedere le estradizioni agli USA, vorrei chiedere: non lo sapete che Zapatero invece ha deciso di eliminare il segreto di stato sui voli CIA?
A Parisi ministro della difesa, ad Amato ministro degli interni, a D'Alema, che con loro ha partecipato alle riunioni segrete dove si è deciso come cambiare il vertice dei servizi e quindi anche di promuovere Pollari e Pompa, invece di cacciarli con disonore, chiedo: perché lo avete fatto?

Non credo che queste persone mi risponderanno. Ma io sono convinto che molte altre persone, persone oneste, ne sappiano di più. Spero che sentano il bisogno di dire qualche verità al paese.

Referenze
Micheli (1)
Mancini (2)
Pollari (3)
Riforma del segreto di stato (4)



Fonte: www.biraghi.org
Link: http://www.onemoreblog.it/archives/014803.html
19.03.07


Note:

1) http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/sismi-mancini6/micheli/micheli.html
2) Link



3) http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/31/pollari.shtml
4) Link