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Che fine ha fatto la proposta Amato sull'antidoping a scuola?

di Carlo Gambescia - 30/03/2007

 

La notizia è passata quasi inosservata, circa una quondicina di giorni fa. Quale? Quella dell'antidoping a scuola. Amato ha lanciato l'idea. Se ne è parlato qualche giorno e poi è sceso subito il silenzio. Che Fioroni e Amato ci stiano lavorando sopra?
Comunque sia, si tratta di un altro bel passo verso la “liberalizzazione” della società italiana… Amato, già socialista e libertario (così pareva), ormai, si sente onnipotente. O forse sente solo le voci, come certi mistici medievali… Magari, crede pure, di scorgere una bella signora aureolata e di bianco vestita, con un messaggio per Prodi… Oppure no: il Ministro dell’Interno crede solo fermamente in un’Italia colombiana, dove alle otto del mattino, le mamme, al ritmo della macarena, rammentano alle figlie, già sul punto di uscire per andare scuola, “Chiaretta, ti sei ricordata di portarti il “cannone” per merenda?
Ma mi “facci” il piacere. Avrebbe detto il grande Totò.
E invece no: secondo Amato se ”noi facciamo l’antidoping solo agli atleti, perché non prevederne un uso più ampio e sistematico?”. A scuola c’è pure l’ora di ginnastica… Non si sa mai… Certi ragazzi pur di avere il massimo dei voti in educazione fisica sarebbero disposti a tutto… Fantascienza, e pure di quella dozzinale. E invece no: Amato apre la bocca e subito tutti lì a chiosare, servili, in particolare i media omologati: però sarebbe un’idea… In fondo si tratta di proteggere i nostri ragazzi…“Ma cccome è bbbbuono lllei”, direbbe Fantozzi ringraziando Amato, mentre annaspa mezzo seduto sulla sua poltrona puff d’ordinanza. Vergogna. Dopo di che è sceso il silenzio mediatico. Probabilmente a comando.
Cerchiamo invece di essere seri: difendere i ragazzi, ma da chi ? Da Amato. Visto che in classe, gli studenti, al massimo, si fanno una overdose di telefonino… Ma qui, guai a toccare gli interessi dei grandi monopolisti della telefonia mobile… Ora, Fioroni ha deciso di vietarli. Vedremo.
E poi, a dirla tutta, è il principio della colpevolezza presuntiva che disturba. E’ profondamente illiberale: uno viene condannato, ancora prima di aver commesso il reato. La sinistra crede che l’Italia sia una specie di Repubblica a responsabilità limitata, i cui cittadini vivono in regime di libertà vigilata: tutti evasori, tutti tossici, tutti furbi, fin dall’asilo. Di qui il must orwelliano dei controlli preventivi, che tanto piace ad Amato.
Eh sì, viva la sinistra libertaria alla Amato, ma solo sui manifesti o quando va da Vespa, col sorriso d’ordinanza, perché deve acchiappare i voti dei fessi. Dopo di che, appena entra nella stanza dei bottoni, comincia a martellare senza pietà il cittadino: ordina Dico obbligatori per tutti; pretende di misurarti la marmitta e di sapere quanta immondizia consumi; vuole scoprire quanta acqua bevi, quanta aria respiri, quanta pipì fai, eccetera. E, se potesse, ti imporrebbe la Dieta Alimentare di Stato: perché si deve essere tutti belli, magri e coi sandali, pure d’inverno, come la Melandri. E ora vuole introdurre pure l’antidoping a scuola… E dopo divise a rigoni per tutti gli studenti, come quelle dei carcerati di una volta…
E poi dice che uno si butta con Feltri...