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Uscire dalla Nato. G20 è stato inutile e solo Putin ha ragione

di Franco Cardini - 23/11/2015

Fonte: Intelligo news

Intervistato da IntelligoNews, il professore Franco Cardini, storico ed esperto di Medio Oriente, non usa giri di parole per criticare l’operato di Obama, di Hollande e i “politicastri”, il cui obiettivo è “diseducare il popolo”
 
Obama al G20 ha detto che “l’Isis è il volto del diavolo”. Cosa ne pensa?

«Le democrazie sono fatte appositamente per diseducare l’opinione pubblica, non per educarla, Obama è costretto a dire queste bischerate, forse le pensa anche. E’ una frase senza senso, il diavolo si nasconde ovunque, ci sarà sicuramente anche in Vaticano. Non tiriamo in ballo il diavolo ma la stupidità umana, ad esempio quella di un presidente che risponde a un atto di guerra di terroristi seminando a sua volta il terrore. Non si è neanche accorto che sta bombardando uno Stato amico e degli innocenti. Il Califfo Al Baghdadi non è un Capo di Stato è un capo brigante che tiene ostaggio delle popolazioni. Alla gente queste situazioni bisogna spiegarle».

La Russia invece parla di un Occidente molto diviso su come contrastare il terrorismo.


«Putin dice cose sensate, è inutile che continuino a dire che parla così perché ha degli interessi nel Caucaso, ma gli Stati Uniti non ce l’hanno gli interessi sul petrolio? E la Francia? L’Occidente non è diviso, non sa proprio cosa fare. Al G20 si sono riuniti per dire che il Califfo è il diavolo?».

Il vero problema è che nessun politico vuole assumersi la responsabilità di mandare truppe di terra?

«Certamente una guerra così si vince solo con le truppe a terra. Non solo truppe, ma anche civili, medici, esperti in teoria musulmana. Gli islamisti sono degli atei che usano la religione come grimaldello politico ma quello che fanno non ha niente a che vedere con l’Islam. Se la gente si vede bombardata dai nemici del Califfo è evidente che simpatizza con il Califfo. Nel 1936 perché gli italiani hanno seguito Mussolini? Perché in seguito all’aggressione all’Etiopia, inglesi e francesi imposero delle sanzioni. Senza sanzioni gli italiani avrebbero capito che quella guerra era sbagliata».

Anche Hitler per conquistare il consenso fece leva sui trattati di Versailles che umiliavano il popolo tedesco.

«Quello che noi sopportiamo sono i risultati della cattiva pace di Versailles dove hanno inventato Stati che non avevano né capo né coda. Nel vicino Oriente stiamo subendo i risultati di questi errori, ma tanto queste cose è inutile dirle perché l’opinione pubblica sta a sentire gli imbecilli che dicono: “Chiudiamo le frontiere, espelliamo tutti e bombardiamo a tappeto”. L’opinione pubblica purtroppo crede ai politicastri».   

Sul fronte giustificazionista, in molti hanno paragonato le crociate al terrorismo. Non crede che si tratti di “guerre” completamente diverse?

«Qua siamo da fronte a un problema storico che non si risolve con un dibattito ma studiando cosa sono state veramente le crociate. Le crociate sono state dei pellegrinaggi armati che originariamente servivano a riconquistare Gerusalemme. Erano movimenti che duravano poco, erano guerre stagionali e non disturbavano quasi per niente l’equilibrio socio-economico del Mediterraneo. Tanto è vero che durante le crociate cristiani e musulmani continuavano tranquillamente a scambiarsi merci e informazioni. Tra l’altro erano guerre tra persone sinceramente religiose, ora siamo in tutt’altro ambito, un ambito in cui nessuno è più religioso, nemmeno i musulmani, un ambito in cui le guerre sono totali. Quindi le crociate non c’entrano nulla, durante le crociate cristiani e musulmani continuavano ad amarsi e stimarsi a scambiare commerci e attività culturali. Durante il Medioevo l’Islam ci ha insegnato la filosofia, la chimica, la fisica, la medicina».    

Tra le tante opinioni che avrà ascoltato in questi giorni sui fatti di Parigi, ce ne è stata una che ritiene particolarmente significativa?

«Una delle poche persone in Italia competenti sull’argomento è l’ex Capo di Stato Maggiore della Nato, il generale Mini. Lui ha perfettamente ragione sia quando dice che bisognerebbe uscire dalla Nato, sia quando afferma che bisognerebbe smettere di comprare aerei che non ci servono a nulla tranne che a regalare soldi alle ditte americane».