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Contanti

di Davide D'Intino - 04/12/2022

Contanti

Fonte: Davide D'Intino

Nessuno ritiene di combattere l'usurocrazia, di eliminare il signoraggio bancario o di scolpire la propria dimensione etica pagando in contanti, ci mancherebbe. E tantomeno crede o presenta quella contro il pos come la madre di tutte le battaglie. Questi sono dei non argomenti cui ricorrono coloro che non vogliono ammettere di fregarsene altamente se le banche si appropriano - mediamente - del 2% dell'importo lordo di ciascuna transazione. Perché loro - che dolci - ricevono lo stipendio sul conto corrente e gli viene comodo pagare con la carta.
Che questo sia il ragionamento dell'elettore medio del Pd, quello che compra su Amazon ma si preoccupa dell'evasione fiscale dello scarparo del rione, non ci sorprende. Ma che ad usare la carta  siano anche coloro che nello stesso portafoglio tengono il santino di Ezra Pound, beh, sì, un tantino ci sorprende.
Io ricevo il 75% dei pagamenti tramite carta o bonifico, ma non ho mai pagato con la carta. Nemmeno una volta. Quando non ho contanti alzo il culo e vado a prelevare.
E intendiamoci, non si chiede mica lo sconto per aver pagato in contanti, piuttosto si lascia la mancia sborsando anche di più: una volta che domanda ed offerta si sono incontrate, il problema non è quanto si esborsa ma a chi finiscono i soldi. Se in pizzeria mi portano un conto di 50 euro, preferisco pagarne 55 in contanti, lasciando 5 euro di mancia per il servizio, piuttosto che pagarne 50 con la carta lasciando che la banca sottragga 1 euro alla pizzeria (come se le centinaia di euro di interessi sul capitale investito non fossero "abbastanza").
Perché? Perché le banche mi stanno sul cazzo, e quelle poche volte in cui posso scegliere lo faccio.
E l'evasione fiscale? Di quella, caro consumatore etico-responsabile (sic), dovresti preoccupartene primariamente quando acquisti dalle aziende che hanno la residenza fiscale all'estero, "italiane" incluse.  Se lo scarparo del rione ti fa lo scontrino, non sta evadendo nulla.
Dunque, sin quando le transazioni tramite pos saranno oggetto di usura, paga in contanti gli importi relativamente bassi e tramite bonifico gli importi più alti, assicurandoti un conto corrente senza commissioni per i bonifici.
Tutto il resto è guerra tra poveri.