Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Accettare la proposta di Netanyahu e Trump?

Accettare la proposta di Netanyahu e Trump?

di Marco Della Luna - 02/10/2025

Accettare la proposta di Netanyahu e Trump?

Fonte: Italicum

Premetto che non parteggio per i palestinesi né per gli israeliani. Ma, se fossi il consulente di una peraltro inesistente autorità rappresentativa dei primi, consiglierei loro di rispondere alla proposta di pace emessa da Netanyahu e Trump come segue: 

"Israele e Stati Uniti sono due braccia di un unico potere e di un'unica regia, perciò si potevano risparmiare il teatrino della trasferta a Washington del premier israeliano. Non di meno accettiamo la proposta e per parte nostra la adempiremo nella misura in cui sarà adempiuta dalla controparte. Poniamo però come condizione che il Board of Peace sia presieduto da un soggetto neutrale e non da Trump, che è totalmente schierato con la nostra controparte e, avendo aiutato acriticamente Netanyahu a fare tutto quello che ha fatto, compreso il genocidio nei nostri confronti; poniamo altresì come condizione che non sia membro del Board Tony Blair, poiché è stato uno dei principali autori delle false accuse di complicità con al Qaida, di legami con l'11 settembre di detenzione di armi di distruzione di massa, fabbricate contro l’Iraq per dare a Washington un pretesto per occuparlo con una guerra che è costata, considerando anche l'embargo dai farmaci, oltre un milione di morti. Tony Blair va considerato un criminale internazionale oltre che un calunniatore professionale. Il Board dovrà naturalmente avere una composizione equilibrata e agire sotto l'egida dell'ONU.

Ciò premesso, noi riteniamo che la proposta sia stata formulata in modo volutamente sbilanciato in favore di Israele, non solo in quanto alla presidenza e alla composizione della commissione di pace, ma anche in quanto al fatto che Israele ottiene subito tutti i vantaggi senza praticamente cessare l'occupazione illegale della striscia, mentre i nostri dovranno disarmare subito. Quindi ci si chiede una capitolazione.

Inoltre Israele, che notoriamente controlla e finanzia bande mercenarie infiltrate tra la popolazione di Gaza, avrà buon gioco di eseguire qualche operazione di False Flag, per darsi il pretesto di liberarsi dagli impegni e "finish the job", come ha detto Netanyahu, con la totale assistenza promessa da Trump per tale evenienza. Questo è il senso e lo scopo della loro proposta.

Israele ha una lunga e documentata storia di operazioni sotto falsa bandiera ed è abituato a violare tutte le leggi internazionali senza subirne conseguenze perché protetto dagli USA. E’ dunque razionale aspettarsi che ricorra nuovamente ad esse per ottenere ciò che ha sempre dichiarato di voler ottenere, cioè il controllo di tutti i territori palestinesi e l'espansione dei suoi attuali e non definiti confini, prendendosi anche i giacimenti di gas e petrolio al largo della Striscia.

Più precisamente noi riteniamo che la proposta elaborata da Netanyahu e Trump, (che noi potremmo anche accettare qualora l’accordo recepisca le nostre istanze), sia stata formulata proprio al fine di arrivare a quel risultato, di legittimare internazionalmente l'operazione che Israele sta già eseguendo nei nostri confronti, operazione che attualmente non gode di un'opinione di legittimità a livello internazionale. Quella proposta è congegnata per creare una situazione in cui gli USA appaiano moralmente e legalmente nel giusto quando aiuteranno Netanyahu a finish the job. Accettarla quindi per noi è un mezzo suicidio, ma se noi non la firmassimo, allora Netanyahu e Trump potrebbero già ora affermare che, avendo noi rifiutato la proposta di pace, sia legittimo da parte di Israele completare subito il lavoro, e da parte di Washington aiutare quest'opera.

Pertanto, nel caso in cui accettassimo la proposta, invitiamo sin d'ora tutti i paesi del mondo e le organizzazioni interessate a sorvegliare direttamente l'esecuzione degli accordi, e a tal fine poniamo come ulteriore condizione per l'accettazione della proposta, che la stampa internazionale sia autorizzata, non solo di diritto ma anche di fatto, a sorvegliare l'esecuzione degli accordi e tutto ciò che avverrà sul nostro territorio.

Nell’accettare, chiediamo la comprensione degli amici Iraniani, a cui facciamo un grave torto, perché il duo USA-Israele (come dice il direttore di Italicum, Luigi Tedeschi) ha fretta di stipulare questo accordo con noi per chiudere il fronte palestinese, recuperare consenso internazionale, e potersi così dedicare all'attacco all'Iran prima che l’Iran riesca a dotarsi di armi nucleari - attacco che è stato preparato con la riattivazione delle sanzioni contro di esso da parte dell'UE tre giorni fa.”