Avete voluto la guerra
di Nicola Guerra - 10/10/2022
Fonte: Nicola Guerra
A me piaceva molto la fase precedente la guerra. Mi piaceva perché, anche se lentamente, la geopolitica stava sostituendo la politica portatrice dei rottami ideologici del secolo scorso. Mi piaceva la crescente integrazione tra Germania e Russia e mi piacevano anche i richiami di Macron a una sovranità europea che tenesse conto che 'la NATO è cerebralmente morta'. Mi piaceva la politica della Merkel verso la Russia e la Cina con un giusto dialogo industriale e commerciale. Mi piaceva anche il progetto di European Defence, nonostante fosse ostacolato da quella parte delle élite dell'EU che più che all'Europa guardano al concetto di Occidente e di Euramerica. Sono certo che alla lunga avrebbe vinto la dignità dell'Europa. Magari con tempi medio-lunghi ma pacifici. Ma proprio gli occidentalisti, gli euramericani, quelli che hanno festeggiato per il ritiro della Merkel, hanno soffiato sul vento della guerra per obbedire ai desiderata di Washington: separare Germania (la tecnologia) e Russia (le risorse). Hanno fomentato voci che la Merkel e Putin fossero amici dai tempi di Stasi e Kgb, hanno boicottato Nord Stream 2 (tramite i Verdi) ben prima dell'operazione militare speciale e alla fine lo hanno addirittura bombardato (guerra tra paesi EU e/o Nato). Hanno pure fomentato la SuperNato (Polonia-Baltici-Uk) e l'Ucraina che hanno imbottito di armi. Hanno accettato che l'Ucraina stabilisse per decreto il divieto dei negoziati di pace. Non si poteva negoziare con il solo 20% di territorio perduto dall'Ucraina? Si sono tollerati atti terroristici contro filosofi che hanno causato la morte di Daria Dugina e attentati ai ponti. E ora? Ora bisogna vedere se le azioni dei russi di oggi sono una mera ritorsione e un ennesimo avvertimento o segnano l'inizio della vera guerra che sinora Mosca sembrava voler evitare. Dunque che guerra sia se proprio la si è voluta. Le guerre, col loro carico di morte, sono solitamente acceleratori tecnologici e foriere di sconvolgimenti geopolitici. Uno già in atto: il passaggio dall'unipolarismo al multipolarismo. Uno a venire: o la completa servitù dell'Europa e della Germania a Washington o il ritorno a un più logico dialogo di collaborazione eurasiatica.
